Il “Pinocchio” del Teatro Ricerche presenta l’opera di Collodi con un linguaggio basato sulla Commedia dell’Arte, creando uno spettacolo davvero originale rispetto alle altre versioni.
La Compagnia diretta da Mario Gallo porta avanti un adattamento particolare del testo letterario e della messa in scena, rendendo la commedia attuale con recitazione, scenografia e costumi di stile poetico ed evocativo, senza tralasciare un’acuta critica alla società odierna.
Si legge nelle note di regia: «Pinocchio inCommedia è il mondo della bugia nel quale tutti inevitabilmente siamo costretti a “circumnavigare”. Ma le bugie spesso creano personalità inesistenti, maschere dietro le quali nascondersi, società dissonanti… e verità. Pinocchio inCommedia è un testo-pretesto per affinare il racconto di una storia a intermittenza che non ha confini e che spesso trascende l’assurdo e cade casualmente nel non senso, nel grottesco e nell’ironia ingenua, poetica. Pinocchio non è più fratello di Peter Pan e Gianburrasca: è ormai cresciuto, ha vissuto e ha maggiori elementi di critica verso la società».
Nella scena centrale del dramma, in cui la volpe fa il suo discorso, è illustrata un’ideologia che riduce tutto a sfruttamento e oblio della verità e dell’identità delle persone. Pinocchio si oppone fortemente a questa visione. Lo spettacolo sfida lo stereotipo del personaggio che è sempre teso tra desiderio e rifiuto di crescere, opposte alle logiche adulte che non considerano il suo mondo puro, creativo, libero da regole e obblighi, ma lo vedono come un capriccio infantile.
Pinocchio capisce ora che deve fare qualcosa per salvare il mondo, ma si trova di fronte a una realtà in cui i più astuti prendono decisioni al posto suo. La sua ribellione è fondamentale per sopravvivere. Pinocchio ci insegna a non lasciare mai morire la gioia di vedere il mondo con occhi nuovi, anche se diventa sempre più difficile in una società dominata dall’arroganza e dalla prepotenza.
Lo spettacolo nasce da una drammaturgia che viaggia su tre livelli e con tre diversi linguaggi che si mescolano insieme per creare un unico binario portante: le vecchie immagini di Carlo Chiostri (illustratore del testo originale “Le avventure di Pinocchio”), le scene del film di Luigi Comencini e i caratteri della Commedia dell’Arte che si fondono insieme (cercando un equilibrio tra forma e contenuto – tra loro), per rievocare la memoria storica dell’opera di Collodi attraverso letteratura, cinema e teatro. La messinscena includerà l’elemento tradizionale della Commedia dell’Arte, con un nuovo approccio all’uso delle maschere, costumi e scenografie contemporanee
“Pinocchio inCommedia” è stato prodotto in collaborazione con AcmeStudio APS di Ladispoli diretto da Sergio Tanzilli, che è anche l’ideatore dell’allestimento multimediale dello spettacolo: una produzione per l’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo-Uruguay, dove lo spettacolo andrà in scena tra aprile e luglio 2023. Sponsor tecnico dell’evento è la BCC di Roma, che da anni sostiene l’attività culturale di Teatro ricerche, così come sostiene diversi altri progetti culturali, sociali e umanitari italiani. Il debutto dello spettacolo in AcmeStudio vede la partecipazione straordinaria di Stefano Indino (fisarmonicista di fama mondiale) che, insieme a Sergio Tanzilli (chitarra) aprirà lo spettacolo con una prefazione musicale e alcune immagini dedicate alla storia del testo di Carlo Collodi che tanto ha ispirato cineasti e registi teatrali di tutto il mondo. Senza dimenticare l’artista Chaly Albert che ha prestato la sua splendida voce alla promozione dello spettacolo.
In scena con Mario Gallo, Cristiano Leopardi e Magda Andrè, attori di spessore internazionale, che da anni condividono insieme al regista un percorso artistico basato su poesia e satira, umanità e suggestioni popolari. Il loro obiettivo è sempre stato quello di difendere il diritto al rispetto della persona in ogni sua forma. Perché tutti possano godere del diritto di stare bene e del diritto all’educazione… forse anche come politici.
Eleonora Francescucci