Il 7 novembre 2024, il Teatro de’ Servi di Roma ospiterà un evento straordinario: Danila Stàlteri tornerà sul palco con il suo acclamato one woman show “Manco fossi Laura Chiatti”. Questa data segna il decennale di uno spettacolo che, dal suo debutto nel 2014, ha conquistato il cuore del pubblico e guadagnato una notorietà sempre crescente.
L’appuntamento si preannuncia come un’ultima occasione per vedere questa performance che ha fatto ridere platee in tutta Italia. Con il suo talento, Danila Stàlteri offre uno sguardo unico e attuale sulla vita di un’artista, raccontando con ironia e sincerità cosa accade quando le luci del palco si spengono.
Nel suo monologo, scritto, diretto e interpretato dalla stessa Stàlteri, il pubblico viene catapultato nella realtà di un artista non ancora affermato, costretto a confrontarsi con pregiudizi, difficoltà quotidiane e bollette da pagare. La narrazione si sviluppa attraverso una serie di personaggi, reali e fantastici, che prendono vita sul palco, creando un affresco di situazioni tragicomiche che riflettono le assurdità della vita.
“Manco fossi Laura Chiatti” è un viaggio travolgente, ricco di travestimenti, canzoni e momenti di pura comicità. Danila Stàlteri riesce a bilanciare la leggerezza con la profondità, dimostrando che per essere un vero attore è fondamentale non prendersi mai troppo sul serio.
Come afferma la stessa Danila Stàlteri, a pochi giorni dalla serata romana «E’ davvero emozionante portare il mio cavallo di battaglia per il suo decennale nella mia città, Roma, e in un teatro importante come quello de’ Servi con il quale vi è un grande rapporto di collaborazione, avendo già ospitato diversi miei spettacoli. Questo monologo ha calcato i palcoscenici di tutta Italia, ma questa serata unica al Teatro de’ Servi, che mi vede portare in scena ancora una volta reali e incredibili episodi della mia vita, è un vero e proprio ritorno al passato che mantiene al contempo lo sguardo verso il futuro».
Questo spettacolo rappresenta non solo un’occasione per ridere, ma anche un’opportunità per riflettere sulle sfide che ogni artista affronta, rendendo la performance estremamente attuale e pertinente.
Eleonora Francescucci