Le polemiche non si placano. Anzi se possibile vengono portate avanti con ancora più veemenza. Juventus – Roma continua con i suoi strascichi: parole al veleno tra componenti delle rispettive società e attacchi virtuali tra tifoserie avverse. E’ questo e molto altro quello che ha causato l’incauto arbitraggio di Gianluca Rocchi, arbitro di Firenze. Per lui, tre abbagli clamorosi nel corso di una sola domenica: due rigori inesistenti e un gol in fuorigioco convalidato alla Juventus. L’ira giallorossa non si è fatta attendere. Ci ha pensato Francesco Totti nel dopo partita ad esprimere tutto il suo rammarico e la sua rassegnazione nei confronti di un sistema, secondo il capitano giallorosso, assoggettato al potere della squadra torinese. E’ stato poi il Presidente giallorosso James Pallotta a smorzare i toni, a placare un ambiente che era diventato infuocato se non incandescente.
Nonostante il risultato viziato dai gravi errori arbitrali (per cui Rocchi è stato fermato per un mese e allontanato dalle direzioni di gara di Juventus e Roma fino al termine del campionato in corso) la Roma si è resa autrice di una grande prestazione, sfoderando coraggio e equilibrio tattico, dimostrando di poter competere con le grandi del nostro calcio grazie a una rosa costruita ad hoc per raggiungere grandi traguardi. I nuovi acquisti si sono dimostrati giorno dopo giorno sempre più azzeccati, a partire da Manolas che con grande personalità è riuscito a far dimenticare Benatia, fino ad arrivare a Iturbe, il piccolo gioiellino dal gol facile nelle partite che contano. Al ritorno dalla sosta per le Nazionali la Roma giocherà in casa contro il Chievo di Corini, prima di rigettarsi nella Champions League dove finora la squadra di Garcia ha ben figurato, andando a contendere la qualificazione al blasonatissimo Manchester City di Pellegrini.
Questa è stata una settimana ricca di polemiche a causa della partita Juve – Roma, lei cosa ne pensa del molto discusso arbitraggio di Rocchi?
Io mi trovo pienamente d’accordo con l’intervento del Presidente Pallotta che ha cercato di smorzare i toni e le polemiche. E’ una storia che si ripete periodicamente, quindi non posso essere io a cambiare il corso delle cose e il mio parere vale poco, come quello di molti altri che hanno parlato in questi giorni.
L’arbitro dopo i fatti dello Stadium è stato fermato per più di un mese, e non potrà più arbitrare le due big: Juventus e Roma. E’ la giusta decisione?
Non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima volta che sospendono un arbitro, è già successo anche in passato. Evidentemente è un’ammissione del fatto che sono stati commessi degli errori nel corso della partita.
Che differenze ha visto tra la Roma di oggi, quella che è andata a Torino a fare la partita, e la Roma di un anno fa che invece uscì con un secco 3 a 0 dallo Stadium?
La Roma è cresciuta tantissimo e lo ha fatto insieme al suo allenatore e alla società. Mettendo a punto i vari reparti in sede di mercato, la squadra è diventata molto competitiva, in più segue i dettami di Garcia da più di un anno. Ricordo comunque che l’anno scorso la Roma non fece una brutta prestazione a Torino, ci fu un’occasione importante per Ljajic, a volte una sola palla può cambiare il corso di un’intera partita. La Roma quest’anno senza dubbio ha fatto dei miglioramenti sostanziali, oggi è una squadra che va a casa del Manchester City e impone il suo modo di giocare, questa è sicuramente la più grande vittoria.
Qual’è il nuovo acquisto che l’ha stupita di più?
Sicuramente Manolas è stato la grande rivelazione. Mi ha stupito per la sua grande bravura. Seguendo poco il campionato greco, lo conoscevo relativamente, mi ero accorto fosse “bravino”, ma vedendolo giocare nella Roma mi sono accorto che è davvero forte.
In effetti Manolas, aveva anche un po’ il fardello di dover sostituire Benatia, un compito non semplice
Manolas ci è riuscito alla grande. Il merito è soprattutto del direttore sportivo. Affiderei tranquillamente la mia casa da vendere a Sabatini. E’ un mago delle plusvalenze. Ricordo che prese Marquinhos a 5 milioni e lo mandò al Psg per 30 milioni. Stesso discorso con Benatia. Il ds giallorosso è molto bravo, riesce a fare tantissimi soldi e allo stesso tempo a rinforzare la squadra. E poi usando uno slogan molto conosciuto possiamo dire: “i giocatori passano la Roma resta”.
Cosa ne pensa dell’acquisto di Keita che ha sostituito Taddei?
Taddei ha rappresentato una forza efficace nella Roma degli ultimi anni, però adesso è arrivato Keita che sa perfettamente dove posizionarsi in campo, sa sempre cosa fare con la palla, conosce bene le tempistiche di gioco. Si sta rivelando utilissimo soprattutto adesso che alla Roma manca De Rossi. Keita lo ha rimpiazzato benissimo, senza una sbavatura, con la semplicità che solo i giocatori di grande livello hanno. Devo dire che la squadra di Garcia mi ricorda molto la Roma di Spalletti, gioca un calcio molto bello ed efficace. In più ha la consapevolezza di poter andare ovunque a comandare la partita, in virtù di uno strapotere che ha in mezzo al campo.
Yanga M’Biwa è arrivato a Trigoria come il quarto centrale della rosa dietro a Manolas, Castan e Astori, ma con tutti questi infortuni si sta rivelando utilissimo alla causa giallorossa, secondo lei, la Roma lo riscatterà?
Dipenderà dal rendimento di tutti gli uomini del reparto. Sabatini per il reparto difensivo va sempre alla ricerca di grandi talenti, e se troverà un altro ragazzo con maggiori capacità di crescita sicuramente non se lo farà sfuggire. Yanga M’biwa sta facendo il suo dovere, si sta comportando da professionista, attualmente è l’unico superstite del reparto arretrato e sta vendendo cara la pelle.
Iturbe ha siglato già due gol in due partite importantissime (Manchester e Juventus), un bel biglietto da visita per un ragazzo di 21 anni. Secondo lei, dove può arrivare?
Iturbe ha margini di crescita elevatissimi, è molto giovane e ha già dimostrato doti importanti. La Roma in attacco ha due frecce, anche Gervinho è impressionante. L’ivoriano credo sia stato rigenerato non solo dall’ambiente, ma soprattutto da Garcia perché il Gervinho che ricordo all’Arsenal era un lontano parente di questo. Il Gervinho della Roma è devastante. Anche Iturbe fa della velocità la sua arma migliore, sa dribblare, gestire il pallone a grandi velocità, è dotato di un sinistro non indifferente e credo sia destinato a crescere tantissimo. Inoltre segnare in partite di questo calibro aiuta molto a livello di autostima.
Approposito di Champions, la prossima gara sarà contro il Bayern dell’ex Benatia, che partita si aspetta?
Io mi aspetto una Roma in grado di comandare la partita, ma in modo intelligente come gli ha insegnato il suo allenatore. Quando per esempio, Maicon va in attacco, De Rossi arretra per fare il terzo difensore, c’è quindi un equilibrio consolidato tra i reparti, c’è una funzionalità globale. Il Bayern è una squadra fortissima, ma la Roma sul piano del gioco ad oggi può confrontarsi con chiunque. Mi aspetto che la Roma affronti a viso aperto i campioni di Germania, non andando però all’attacco in maniera sconsiderata. Si gioca in casa, c’è entusiasmo, sarà sicuramente fondamentale l’interpretazione della partita.
Secondo lei, dopo due partite di altissimo livello contro Cska e Manchester City che hanno portato la Roma al secondo posto nel girone a quota 4 punti, dove può arrivare la squadra di Garcia in Champions? E’ davvero la variabile impazzita della competizione?
L’andamento del girone potrebbe decidersi all’ultimo o potrebbero bastare le due gare col Bayern Monaco. La Roma sembrerebbe potersi qualificare, si è presentata meravigliosamente, ma ci sono ancora molte partite da giocare. Anche il Cska sarà difficile da affrontare in casa, ma il valore della Roma è più elevato. Credo che la Roma abbia gettato i presupposti per un passaggio del turno se non comodo, possibilissimo.
Concludiamo con una considerazione doverosa su Totti: il capitano della Roma col gol al Manchester City è diventato il marcatore più anziano della Champions League (38 anni e tre giorni). Eppure c’era qualcuno che diceva fosse conosciuto solo all’interno del raccordo…
Quando si è cosi forti come Totti si generano non soltanto ammiratori ma anche invidiosi, perché si è un numero uno. Io non faccio molto caso a tantissimi piccoli record che compongono la carriera folgorante di uno straordinario campione, io guardo al campione che ancora va in campo e si comporta da tale. Totti ha un’età in cui molti sono già pensionati, lui invece ha ancora la voglia, l’entusiasmo ma soprattutto le risorse per giocare a grandi livelli. E’ questo che bisogna applaudire.
Michela Cuppini