Era il 2004, quando Cesare Prandelli dal Parma approdò nell’ambiziosa panchina giallorossa.
Un bruttissimo episodio familiare segnò la sua avventura capitolina prima di iniziare.
Oggi l’allenatore originario di Orzinuovi, è tornato a parlare del momento ostico della Roma, evidenziando l’assenza carismatica del capitano Francesco Totti «La Roma potenzialmente è fortissima ma non si riesce a capire perché non trova continuità, forse l’infortunio di Totti ha inciso, l’assenza della sua figura, il fatto di essersi sempre caricato i problemi sulle spalle, e non solo in campo, hanno pesato».
Non solo Totti, Prandelli analizza in un intervento su “Gr Parlamento”, anche il fattore tecnico e psicologico della squadra «In certe partite è straordinaria, ha una capacità incredibile in fase offensiva, mentre altre volte sembra che stiano insieme da poco, probabilmente molti giocatori sentono troppa pressione che ti porta a non essere lucido e ad avere confusione in testa e ne vengono fuori i limiti, basta una partita buona mercoledì e poi a Napoli e si possono riprendere l’entusiasmo dei tifosi e tutto l’ambiente».
Il futuro dell’ex ct della nazionale, accostato più volte ai giallorossi, non sarà sicuramente nella capitale, nonostante la grande voglia di ripartire da un club importante «Io sono qua, pronto a rispondere ad eventuali chiamate, preferisco assolutamente una squadra di club, ma tornare qui a Roma è soltanto una voce infondata».
di Alberto Fuschi