La Roma torna a sorridere. A poco più di 24 ore dalla sfida con il Real Madrid ritrova Francesco Totti e Daniele De Rossi. Mentre il capitano partirà dalla panchina, De Rossi riprenderà il suo posto davanti alla difesa (composta con ogni probabilità da Maicon, Manolas, Rudiger e Digne), assieme a Miralem Pjanic: con Seydou Keita pronto a dare il suo contributo a partita in corso contro i suoi ex rivali ai tempi del Barcellona. In avanti ancora Nainggolan incursore nel vecchio ruolo che fu di Simone Perrotta, e uno tra Salah, Perotti e El Shaarawy che dovrà accontentarsi di partire dalla panchina. A Dzeko spetterà il compito di duellare con i centrali di Zidane che visto il forfait di Pepe dovrebbero essere Varane e Sergio Ramos.
“ALLENO LA ROMA, NON TOTTI” – Intervistato dal quotidiano spagnolo ‘As‘, Luciano Spalletti ha parlato del suo rapporto con Totti e dei motivi del suo scarso impiego fino a questo momento: “Io alleno la Roma, non solo Totti. Il mio obiettivo primario sono i risultati e lavoro in funzione di quelli, non della storia di un calciatore. Dal mio punto di vista il rapporto tra me e lui è perfetto. Francesco è un giocatore che ti da luce in fase offensiva. In questo momento la Roma deve raschiare il fondo del barile, non può permetterselo”. E a chi gli chiede se Totti l’abbia capito, Spalletti risponde: “Non lo so, io faccio il mio lavoro. Rispetto moltissimo la sua storia e le sue qualità ma penso ai risultati”. Infine parole al miele per Zinedine Zidane con il quale si stringerà la mano prima di Roma-Real: “Ha dato molto al calcio, lo ricordo bene alla Juventus. Era un giocatore fantastico, un leader. In questi casi diventare un allenatore è più facile. Ha il rispetto di tutto il mondo, è un grandissimo”.
NAINGGOLAN: “DOBBIAMO FARE UN MIRACOLO” – Ai microfoni di ‘Marca‘ ha invece parlato Radja Nainggolan che ha definito i ‘blancos’ come: “Una delle squadre più forti del mondo”. Il belga però non mostra timore reverenziale e avverte la sua Roma: “Affrontarli sarà utile per capire a che livello siamo”, inoltre finalmente si potrà contare sul supporto dei tifosi che torneranno ad occupare la curva Sud (anche se non si tratta di tifo organizzato): “Lo scenario sarà straordinario e l’Olimpico, il calore dei tifosi, aiuta a giocare meglio. Il Real è una squadra molto offensiva e sono sicuro che lascerà degli spazi. Noi dobbiamo essere bravi a chiuderci bene e ripartire. Giochiamo la prima in casa e dobbiamo ottenere un risultato positivo in vista del ritorno – che si terrà l’8 marzo al Santiago Bernabeu -, dobbiamo realizzare un miracolo, dobbiamo essere perfetti”. E sulla sua fama di giocatore duro (in Spagna lo ricordano per il fallaccio ai danni di Rafinha del Barcellona) dichiara: “Sono semplicemente un professionista. Mi piace aiutare i compagni e la squadra, mi sacrifico per loro. E’ vero che quando recupero il pallone posso essere duro o sembrare cattivo, ma sono un bravo ragazzo”. Infine l’elogio a Cristiano Ronaldo fresco vincitore del trofeo ‘Pichichi‘ che premia il miglior cannoniere della Liga: “Ogni settimana va in rete, sarei felice di averlo alla Roma. Si tratta di uno dei giocatori più importanti del mondo, sia lui che Messi generano tante aspettative quando entrano in campo e toccano il pallone. Si tratta di grandi professionisti che possono decidere la partita in qualsiasi momento”. E Radja spera che questo momento domani non arriverà mai…
Michela Cuppini