Gianluigi Buffon e Francesco Totti non smettono mai di stupire.
I due fuoriclasse over 35, sono l’esempio e la testimonianza che il calcio va oltre l’età anagrafica.
Buffon nato a Carrara nel 1978, ha iniziato la sua carriera tra i pali nel lontano 1984 con la maglia del Canaletto, nonostante un passato da centrocampista.
La sua svolta professionale avviene nel 1995, quando veste la maglia del glorioso Parma, fino a ricoprire il ruolo di primo portiere dal 2001 a oggi con la Juventus.
Dopo l’addio di Del Piero, Buffon indossa sul braccio la fascia da capitano dei bianconeri e della Nazionale Italiana.
Proprio poche settimane fa all’età di 38 anni, è diventato il portiere più imbattuto della storia del campionato italiano, scavalcando il mito di Rossi proprio nel derby della Mole vinto per 4-1.
Ieri, 24 aprile 2016, ha impresso il timbro finale del quinto scudetto consecutivo bianconero, parando al Franchi di Firenze il rigore del possibile pareggio viola di Kalinic, con la conseguente doppia respinta sulla ribattuta a colpo sicuro di Bernardeschi.
L’altro supereroe italiano, veste la maglia giallorossa da 24 anni, e a Settembre spegnerà la sua 40esima candelina.
Rispetto a Buffon, Totti è stato messo più volte in discussione da una società americana assente e di poche parole.
Baldissoni chiarirà tra poco il suo futuro, ma il “ragazzino” di Porta Metronia continua a rispondere sul campo nonostante i pochi minuti concessi dall’allenatore Luciano Spalletti.
Da Bergamo è iniziata la sua rivincita, con la rete del 3-3 che ha letterarmente salvato la Roma da una possibile rimonta nerazzurra sul terzo posto Champions.
Come se non bastasse, Totti ha superato ogni record nella scorsa partita contro il Torino, prendendosi ancora una volta sulle spalle la sua squadra e portandola a un’insperata vittoria in rimonta grazie alla sua doppietta record in 2 minuti, dopo essere entrato dalla panchina a 5 minuti dallo scadere.
Oggi, nello scontro diretto contro il Napoli, la Roma ha faticato per larghi tratti della partita, subendo il possesso palla partenopeo vicinissimo più di una volta al colpo grosso per la speranza scudetto. Totti entrato al 80′, ha fatto ancora intendere che le sue ultime due splendide prestazioni non sono state soltanto casuali, ma frutto del suo innato estro da calciatore.
L’azione del gol decisivo di Nainggolan parte proprio dai suoi piedi, ma non solo. In una manciata di minuti, il numero 10 giallorosso ha messo in campo la precisione nei passaggi e la brillantezza che mancava a tutta la squadra nel corso della gara. La Roma ora è terza a sole due lunghezze dal Napoli, grazie soprattutto alle fiammate del suo eterno capitano.
Gli appassionati di calcio stanno assistendo in queste settimane a un vero e proprio miracolo sportivo. Se al cinema ci sono Batman e Superman, nel calcio italiano possiamo ammirare Buffon e Totti, i due immortali amici supereroi, campioni del mondo nel 2006 a Berlino, per chi se lo fosse dimenticato.
Articolo di Alberto Fuschi