Nemmeno il diluvio ha fermato l’ennesima prestazione record di Francesco Totti.
Una leggenda che sembra non finire più.
Roma-Sampdoria, nubifragio permettendo, stava offrendo un’altra grande delusione a Spalletti, che dopo il vantaggio firmato Salah, ha subito la rimonta blucerchiata a opera di Muriel e Quagliarella.
Il tecnico di Certaldo ci ripensa e nella seconda frazione, superata l’ora abbondante di sospensione, decide di tentare l’ultima carta con l’ingresso di Francesco Totti ed Edin Dzeko.
Il match cambia radicalmente.
La presenza di Totti oltre a essere decisiva ha ravvivato anche la tifoseria e i giocatori in campo.
Un evidente segnale di appartenenza verso i colori giallorossi. Un vero trascinatore che tra pochi giorni spegnerà la bellezza di 40 candeline, 22 anni da professionista con la maglietta della Roma, l’unica della sua carriera.
Il numero 10 regala assist con il contagiri, dimostrando la sua eccellente forma fisica. Dalla linea laterale, parte un cross lungo e preciso che Dzeko accoglie nel migliore dei modi con il gol del pareggio.
L’attaccante bosniaco nonostante la rete, non riesce a concretizzare tutte le palle gol a sua disposizione, ma in compenso guadagna il calcio di rigore decisivo.
Sul dischetto capitan Totti non sbaglia regala un successo fino a qualche minuto prima insperato.
A fine gara, il giornalista di Premium Sport Marco Cherubini parla del suo ultimo anno da calciatore, ma Totti controbatte «se sono ancora così in forma, perchè devo ritirarmi?».
Quasi una domanda indiretta verso il presidente Pallotta che però non ne vuol sapere «Totti è stato un grande, ma abbiamo vinto grazie alla squadra».
A questo punto bisogna chiedere al dott. James Pallotta di quale squadra stia parlando, perchè quella vista nel primo tempo senza Totti era in balia di una Sampdoria di certo non irresistibile.