“Io devo seminare fiducia. E qualcosa di buono, sono sicuro, verrà fuori. Perché non cambio idea: Roma è l’ambiente ideale per lavorare e la squadra è forte”. Luciano Spalletti, alla vigilia della sfida con la Fiorentina, prova a motivare i suoi: “Credo che la squadra sia più competitiva di quella dello scorso anno, ma non è solo Totti. Lui da solo non basta”. Ecco allora la ricetta: “Ci servono – ammette il tecnico – continuità e semplicità. Dobbiamo fare le cose semplici e farle bene, senza cercare le cose troppe visibili.”. E su Totti: “E’ possibile vederlo dal primo minuto. Non domani, ma in generale”.
TOTTI – “Francesco purtroppo viene usato e lo avverte anche lui. Io lo scorso anno gli ho parlato chiaramente, lui sapeva il mio pensiero, la squadra faceva bene e a me interessa la squadra. A voi no, voi usate Totti per spaccare la Roma. Non parlate bene di niente e nessuno, non c’è nulla che vi piaccia – dice Spalletti, rivolto ai giornalisti – . Di Totti cosa va detto? È un genio, ma va gestito, e lui deve aiutarmi a far crescere altri giocatori. La scorsa stagione e adesso ci dà un contributo fondamentale, ma c’è anche il resto della squadra. Se la Roma sarà solo Totti non vincerà mai niente. Lui ha vinto tanto, ma da solo non basta. E noi abbiamo il dovere di tirare dentro i tifosi con la nostra passione. Ne abbiamo parlato insieme oggi, abbiamo fatto colazione insieme perché Francesco si è allenato prima per poter partecipare ai funerali della zia. Sarà il campo a dire se questa è la sua ultima stagione”. E poi arriva la battuta finale: “Se continuerà a giocare sarò ancora l’allenatore della Roma, altrimenti no”.
FORMAZIONE – In difesa accanto accanto a Manolas ci sarà Fazio perché: “Vermaelen ha ancora dolore all’adduttore – dice Spalletti -. Rudiger tra poco inizierà ad allenarsi con la Primavera, Dzeko non ha giocato dall’inizio in coppa per essere fresco domani visto che abbiamo bisogno della sua fisicità”. Mentre sul dualismo tra Szczesny e Alisson ammette: “Per me i portieri sono giocatori come altri, scelgo in base al momento”. Contro il Viktoria Plzen non ha giocato, ma domani, contro il suo passato Salah ritroverà una maglia da titolare. Per Spalletti, l’egiziano è un punto fermo: “Attacca di continuo la linea, a volte da solo esce da alcune situazioni e non serve dargli troppe indicazioni. Ad Iturbe, ad esempio, ne vanno date di più, Salah è più estroso e ha più talento nel fare le cose. A volte però dovrebbe lottare in più su qualche pallone, solo questo”.
L’AVVERSARIO – Il problema di questa Roma, secondo Spalletti, è la tranquillità: “Gli errori banali che facciamo, come ad esempio quello di Juan Jesus in Europa League, lo dimostrano. Dobbiamo essere più sicuri e giocare più semplici”. Anche perché: “La Fiorentina gioca un buon calcio fatto di possesso palla, ma qualsiasi partita nel nostro campionato è difficile. La Samp contro il Milan ha fatto di nuovo una bellissima partita anche se ha perso, è un campionato livellato, devi essere bravo tu a far vedere le differenze. La Fiorentina è candidata a finire nelle zone alte della classifica. Noi dobbiamo avere equilibrio nella prestazione, senza gli alti e bassi dimostrati fino ad ora. Vivere nelle tensioni non è facile, ci vorrebbe un po’ più di personalità e di carattere per opporsi a certe esasperazioni”.
Michela Cuppini