La Roma ha tutte le carte in regola per competere nell’Europa League e da domani dovrà fare già punti in casa del Villarreal.
“Dobbiamo dimostrare di essere all’altezza già da domani sera, dobbiamo far vedere la nostra qualità, dobbiamo far risultato”, ha dichiarato Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia del match. “Nessuno, né allenatore né giocatori, potrà nascondersi. Questo stadio crea l’insidia del calore umano, quello che cerchiamo noi in uno stadio di proprietà”.
Dopo aver superato da primi la fase a gironi, i giallorossi se la vedranno ai sedicesimi con una squadra dalla lunga tradizione nelle coppe europee.
“Questa partita penso fosse meglio disputarla più in là e non ai sedicesimi di finale, dato il calibro delle due squadre. Il loro allenatore (Escribá, ndr) non potrà nascondersi dietro la forza del nome della Roma, ha sostituito uno come Marcelino in panchina e ha tante responsabilità date le ambizioni del club. Sarà difficile venire a capo della doppia sfida, perché sono due squadre titolate che si affronteranno”.
“Noi cerchiamo tutte le sensazioni che una partita come questa contro il Villarreal ti dà. Vogliamo giocare queste sfide qui e dimostrare che siamo adatti a disputarle. Abbiamo fatto un bel girone di qualificazione e ora siamo di fronte e un’altra grande squadra con la quale dobbiamo confrontarci. Sarà un esame importante per il passaggio del turno in Europa. Loro sono una squadra forte. Stanno bene in campo e hanno giocatori forti. In questo periodo hanno subito qualche infortunio, ora però hanno ritrovato dei calciatori, sembra che Soldado sia di nuovo a disposizione. Prendono pochissimi gol, sono corti in campo, vengono a pressarti forte a riconquistare la palla oppure sanno stare nella loro metà campo, cortissimi, con i piedi sulla loro area di rigore. Lì non è facile passare e poi sanno ripartire con velocità e qualità tecnica, caratteristiche chiave delle squadre spagnole”.
Farà un turn over ragionato in vista della sfida di domani, anche pensando alle sfide di questo periodo?
“Turn over ragionato è un termine corretto, ma non dimentichiamo che quelli che hanno giocato di meno sono tutti calciatori che possono dare il loro apporto senza farci perdere qualità. In questo periodo ci sarà da cambiare e quando si hanno solo due o tre giorni a recuperare è diverso, rispetto a quando se ne hanno solo quattro o cinque. Quindi la partita che mi preoccupa è più quella di campionato, è lì che bisognerà intervenire. Ma la squadra in vista di domani ha già recuperato”.
Ieri è arrivata la notizia dell’infortunio di Florenzi, cosa può dirci a riguardo? Come sta il ragazzo?
“Ieri è venuto a cercarmi e mi ha detto che ha risentito male al ginocchio. Mi è preso lo sgomento. Il dottore ha detto che dobbiamo fare degli esami, il rischio è che questo trauma distorsivo abbia creato delle complicazioni. Ier sera non gli era passato sul dolore e lo stesso stamattina. Poi oggi non ne abbiamo parlato perché lui ha cercato di trasferirci lo stimolo giusto per la nostra partita. Ci si prenderanno due giorni per poter vedere tutto con maggiore chiarezza. Speriamo stia bene, perché a me interessa il ragazzo e la sua reazione, non il calciatore”.
Ci sarà ancora la rotazione Alisson e Szczesny? Sarà così per tutta la stagione?
“L’unica risposta è questa: domani sera gioca Alisson. In futuro si vedrà”.
Nonostante la forza del Villarreal nelle ripartenze, farete comunque il vostro solito calcio allegro?
“Nel nostro calcio cerchiamo di fare la partita per vincerla, non è soltanto allegro. Visto che il Villarreal ha la qualità di giocare di rimessa e di chiudersi bene, potrebbe diventare difficile la partita di ritorno: quindi già da domani dobbiamo fare il nostro nel confronto dell’andata, giocando il nostro calcio. Abbiamo una forza da mettere in pratica, per vincere le partite dobbiamo fare i gol e in questo tipo di confronto se se ne fanno più di uno è ancora meglio. Le intenzioni devono essere le solite, mantenendo l’attenzione sul fatto che loro sono bravi nelle ripartenze”.
Dzeko è l’unico calciatore che può giocare come terminale offensivo o ci sono anche soluzioni diverse davanti?
“Abbiamo, ora che è tornato Salah, la possibilità di variare lì davanti e questo probabilmente potrà anche succedere in base al turn over necessario in queste partite. Dzeko è insostituibile perché è l’unico calciatore fisico che può prendere la palla mandata avanti dai compagni. La possibilità di tre punte leggere che prendono la palla sui piedi è possibile e potrebbe anche dare risultati migliori rispetto a quelli ottenuti con Dzeko, anche perché l’anno scorso abbiamo ottenuto risultati impressionanti con quel sistema di gioco. Io a Edin chiedo sempre di essere il finale alto della squadra, mentre nel modo in cui giocavamo la stagione scorsa avevamo più palleggio e possesso palla. Possiamo stare tranquilli. L’unica cosa che non mi lascia tranquillo è che mi servirebbe un giocatore come Florenzi sulla fascia destra”.