Ore calde in casa Roma. Le vicende legate al mercato sono finite in secondo piano dopo che questa mattina si è propagata una notizia inattesa e dai risvolti difficilmente preventivabili: un’indagine condotta della procura federale sulle procedure legate al nuovo stadio della Roma ha cagionato, in via cautelare, sei arresti e tre detenzioni domiciliari. L’accusa per gli indagati, tra cui il costruttore Luca Parnasi e i suoi collaboratori (finiti in carcere), è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di reati contro la Pubblica Amministrazione. Ai domiciliari anche Luca Lanzalone, attuale presidente Acea e consulente per M5S sullo stadio.
CAOS SUL NUOVO STADIO – Come annunciato quest’oggi in conferenza stampa dal procuratore Paolo Ielo: “La Roma non c’entra nulla con tutta questa vicenda”, tuttavia serpeggiano non poche preoccupazioni sul futuro del progetto che almeno per il momento subirà una brusca frenata. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, si è già pronunciata tuonando: “Chi ha sbagliato pagherà“, tuttavia ci si sta interrogando sulle possibili evoluzioni di un iter che già in passato è stato notevolmente rallentato dal sistema burocratico italiano. Il presidente dei giallorossi, James Pallotta, tramite canali ufficiali, ha dichiarato: “Gli arresti non coinvolgono chi si occuperà della costruzione dello Stadio della Roma e non hanno nulla a che vedere con la realizzazione dello stadio e del polo di intrattenimento circostante. Ora ci aspettiamo che il progetto venga portato avanti, senza significativi ritardi“. Poche ore prima, incalzato su un eventuale arresto definitivo del progetto, aveva detto: “In quel caso mi verrete a trovare a Boston“. Queste parole evocano uno stato di inquietudine sempre più evidente che, verosimilmente, verrà dissipato o suggellato solo nei prossimi giorni.
QUESTIONE NAINGGOLAN – Sullo sfondo illustrato poc’anzi, continuano a susseguirsi le indiscrezioni di mercato. Dopo gli acquisti di Coric, Marcano, Cristante e Kluivert Jr, il ds Monchi si sta attivando sul piano delle trattative in uscita: è ai dettagli la cessione di Bruno Peres al Torino in prestito con obbligo di riscatto legato alle presenze. Il trasferimento che più preoccupa i tifosi è quello di Radja Nainggolan, uno dei trascinatori della squadra giallorossa nelle ultime 5 stagioni. Il belga è finito nel mirino dell’Inter di Spalletti che potrebbe sfruttare il rapporto non più idilliaco tra il centrocampista e la dirigenza romanista, per portarsi a casa uno dei profili più forti della Serie A. La Roma non ha comunque alcun interesse a cederlo a basso prezzo e se non dovesse pervenire negli uffici di Trigoria un’offerta da 40 milioni di euro, difficilmente lascerà partire il classe ’88. Oltre ai nerazzurri anche l’Atletico Madrid ha manifestato il proprio interesse per il giocatore e, anche in questo caso, si è in attesa di un’offerta ufficiale. Per sostituirlo Monchi ha già individuato il centrocampista marocchino in forza all’Ajax Ziyech, con il quale è già stato trovato un accordo economico. Più difficile convincere i lancieri che chiedono 45 milioni di euro. Infine, il popolo giallorosso è in fibrillazione per capire il futuro di Alisson, uno dei portieri migliori al mondo. E’ probabile che il suo futuro venga deciso dopo il Mondiale, dove difenderà la porta del Brasile. Valutazione: 80 milioni di euro.