L’anticipo domenicale (ore 18) della prima giornata di campionato, disputata solo parzialmente in virtù dei tragici avvenimenti di Genova, ha offerto la delicata sfida tra Torino e Roma. Una partita dall’esito poco prevedibile, al netto di una condizione fisica non ancora idilliaca per entrambe le squadre e di un caldo torrido che avrebbe inesorabilmente condizionato l’esito del match. La contesa è stata viziata da numerosi errori di appoggio che hanno caratterizzato due formazioni ancora in fase di rodaggio. Il maggiore agonismo della compagine granata non ha consentito ai ragazzi allenati da Di Francesco di esprimersi al meglio, tuttavia al minuto 89′ un eurogol di Edin Dzeko su assist dell’olandese Justin Kluivert, ha sbloccato una partita abbastanza equilibrata: da segnalare tre legni colpiti dalla Roma con Dzeko (2 volte) e Kolarov e una clamorosa traversa scheggiata da un siluro terra-aria di Rincon (Torino) condita da diverse azioni pericolose create dai padroni di casa. Di seguito un’analisi sui top e flop delle due squadre.
TORINO – Il portiere Sirigu, quasi inoperoso per tutto l’arco del match, è stato ben supportato dalla coppia di terzini costituita da Izzo (neoacquisto che ha disputato diverse stagioni in quel ruolo con la maglia del Genoa) e dall’esperto Moretti. Positivo, poi, l’apporto dell’ex Marsiglia N’koulou, il quale ha diretto magistralmente la difesa. A centrocampo molto male Aina (subentrato a De Silvestri, uscito per infortunio al 25′ pt) che ha letto in maniera errata il cross di Kluivert favorendo il gol decisivo di Dzeko. Buone le prestazioni di Meite (pericoloso dalle parti di Olsen nella ripresa), Rincon e Berenguer che non è andato in difficoltà, pur essendo stato adattato al ruolo di tornante a sinistra. Discreta, invece, la performance di Baselli. Da elogiare, infine, lo spirito di sacrificio e la determinazione nel rincorrere ogni pallone da parte di Belotti – autore di una bella conclusione neutralizzata dal portiere della Roma – e la verve di Iago Falque che aveva realizzato il momentaneo 1-0 granata, vanificato dal VAR.
ROMA – Se non avesse commesso un grave svarione all’inizio della ripresa, rischiando di catalizzare il paragone con Goicoechea, l’estremo difensore giallorosso, Robin Olsen, avrebbe meritato un 7 pieno in pagella. Fermo restando quell’errore isolato (e un posizionamento goffo sul gol annullato a Falque), la performance dello svedese è risultata ampiamente soddisfacente. Si è, infatti, rivelato pronto e reattivo sulle conclusioni a rete degli avanti granata nella ripresa che avrebbero indirizzato il match su binari diametralmente opposti all’esito finale. Alla sua destra si registra un eccellente Florenzi, probabilmente il giocatore più in forma tra gli ospiti. Brillante contributo anche per Manolas, partner difensivo di un Fazio che ha commesso qualche sbavatura di troppo rispetto ai suoi standard. Discreta prestazione per Kolarov, ancora imballato e reduce dal Mondiale in Russia. Rocciosi e positivi Strootman e De Rossi che si sono preoccupati di difendere anche la zona presidiata da Pastore, più trequartista che mezzala. L’argentino è stato, alla stregua di El Shaarawy, il peggiore in campo. Dall’ex Psg ci si aspetta molto di più, a partire dalla qualità dei passaggi: troppi errori per un giocatore del suo calibro. Molto male, come preannunciato, anche il numero 92 egiziano: fuori dal gioco, impalpabile ed egoista nel non aver trasmesso la sfera a Under durante un’azione potenzialmente molto pericolosa nei primi 45′ di gioco. Il turco Cengiz Under ha dato l’impressione di essere sulla buona strada ma di non aver ancora raggiunto un livello di forma tale da poter fare la differenza. Quando è uscito per lasciar spazio a Kluivert, è cambiata la partita. L’olandese ha creato costantemente la superiorità numerica in avanti, dimostrando di meritare il posto da titolare anche a 18 anni. Inoltre, ha propiziato l’assist vincente per il gol della vittoria, costruendosi, con la sua straordinaria velocità, la chance di effettuare un cross letale valorizzato da Dzeko. Il centravanti bosniaco ha meritato la palma del migliore in campo con un’esecuzione magistrale di sinistro. Un gol che pochi calciatori sanno fare nel panorama mondiale. Buona la prima.
Lorenzo Cristofaro