La seconda giornata di campionato si è chiusa con il posticipo serale tra Roma e Atalanta, partita che ha offerto numerosi gol ed emozioni. Quando sono state diffuse le distinte ufficiali, recitanti un ampio turnover da parte del tecnico degli ospiti, i più hanno immaginato che la Roma avesse più chance di conquistare la vittoria al cospetto di un’Atalanta già proiettata al dentro o fuori di Europa League, in programma giovedì 20 contro il Copenhagen.
Nei primi 45′, invece, il match ha raccontato tutt’altro. Manolas e Fazio hanno sofferto terribilmente lo strapotere fisico di Duvan Zapata (schierato al posto di Barrow) e la velocità del debuttante Emiliano Rigoni (sostituto del Papu Gomez), talentuoso trequartista mancino classe ’93, autore di una doppietta memorabile (dopo l’1-1 realizzato da Castagne) che ha ghiacciato lo stadio Olimpico. Unico a salvarsi tra i giallorossi, Javier Pastore che aveva portato la sua squadra sul momentaneo 1-0 con un colpo di tacco prodigioso, prima che la valanga orobica inchiodasse i suoi sul 1-3 al termine del primo tempo.
Nella ripresa, con l’ingresso prima di Kluivert e Nzonzi (con i quali si è passati da un 4-3-3 a un 4-2-3-1) al posto degli impalpabili Cristante e Lorenzo Pellegrini e Schick, poi, i padroni di casa hanno acciuffato il pareggio (reti di Florenzi e Manolas) rischiando anche di vincere la partita negli ultimi minuti di gara con lo stesso Schick, neutralizzato da uno strepitoso intervento dell’estremo difensore Gollini. Di seguito un’analisi sui top e flop della società capitolina.
ROMA – Il portiere Olsen ha subito 3 reti da posizione molto ravvicinata, pertanto sarebbe scorretto ascrivergli dei demeriti non suoi. Dovrà sicuramente migliorare nelle uscite, ma non è stato certamente lui a sfigurare contro l’Atalanta. Come già accaduto contro il Torino, il migliore della difesa è stato Florenzi. Sua la segnatura del momentaneo 2-3, giunta dopo una bellissima incursione in solitaria più da rugbista che da calciatore. Malissimo Kolarov, lontano parente del grande giocatore ammirato nella scorsa stagione e i centrali Fazio e Manolas, peggiori in campo per distacco insieme a Pellegrini e Cristante. Mezzo punto in pagella in più per il numero 44 greco, in virtù del gol del 3-3 finale. Migliore in campo De Rossi che ha retto da solo il centrocampo nel primo tempo, evitando il tracollo. Buona, poi, la prestazione del debuttante Nzonzi, entrato nella ripresa. Sulla trequarti ottimo il contributo di Pastore che, oltre al gol meraviglioso, sta recuperando brillantezza. Da segnalare, infine, il buon apporto di Under, la tenacia da combattente di Dzeko e la discreta prestazione di Kluivert, non all’altezza della precedente.