Gli ori di Benedetta Pilato nei 50 rana con la seconda prestazione mondiale di sempre, di Margherita Panziera che si conferma regina dei 200 dorso e di Simona Quadarella nei 400 stile libero per la seconda tripletta consecutiva due anni e mezzo dopo Glasgow (+ 800 e 1500). l’argento di Alberto Razzetti, che in un giorno abbassa il personale di quasi dieci secondi, nei 400 misti. I bronzi con record italiani delle 4×100 miste. E’ da sogno, anzi da record, l’ultima giornata dei campionati europei di Budapest alla Duna Arena per un’Italia che continua a scrivere pagine di storia, chiudendo la rassegna continentale con 27 medaglie (5-9-13), cinque in più rispetto a Glasgow (6-5-11), l’edizione in cui era salita più volte su podio, il terzo posto nel medagliere e il successo nella classifica per nazioni. Le presenze gara in finale, comprese le staffette, sono state 52, con un record del mondo, 11 italiani e 31 primati personali.
RANA BENEDETTA. Benedetta Pilato continua il suo percorso senza confini nella 50 rana. La 16enne si prende l’oro nei 50 rana con la seconda prestazione all time di 29”35, a cinque centesimi dal record del mondo stabilito in semifinale: il 29”30 con cui ha demolito il 29″40 nuotato da Lilly King proprio nella Duna Arena per l’oro mondiale del 2017 con cui la 24enne statunitense, già olimpionica, realizzò la prima doppietta iridata poi bissata a Gwangju due anni dopo; il primato europeo (29″48) che l’enfant prodige lituana Ruta Meilutyte, campionessa di tutto tra i 14 e i 16 anni, stampò in semifinale ai Mondiali di Barcellona 2013; il record italiano e del mondo juniores che aveva portato in batteria sul 29″50. Un impresa straordinaria che la rende la più giovane primatista italiana della storia. Oggi sono altri sorrisi commisti a lacrime per la prima medaglia europea della carriera: “Sono contenta. Un po’ me l’aspettavo. Non pensavo, invece, di nuotare questo tempo – spiega Pilato, tesserata per CC Aniene e allenata da Vito D’Onghia – E’ una conferma del record mondiale. Torno a casa abbastanza soddisfatta perché avrei voluto fare meglio nei 100″, conclude vice campionessa del mondo a Gwangju 2019 nonché campionessa e primatista europea in casca corta. Sul podio, alle spalle del fenomeno tarantino – che ha dedicato la medaglia al cane e pappagallo che l’aspettano a casa – la finlandese Ida Hulkko in 30”19 e la russa Yulia Efimova – oro europeo a Glasgow 2018 e bronzo iridato a Gwangju – terza in 30”22 Chiude sesta Arianna Castiglioni – argento nella doppia distanza e allenata dal tecnico federale Gianni Leoni – autrice di 30”35: “C’ho provato; sono un po’ delusa perché il podio era alla mia portata – racconta la 23enne di Busto Arsizio, tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika – Non è ancora finita comunque; tra poco ho la staffetta mista”
PANZIERA BIS NEI 200 DORSO. Margherita Panziera si conferma campionessa europea dei 200 dorso, e dopo il primo posto a Glasgow nel 2018, si prende anche l’oro a Budapest, annichilendo la concorrenza. La 25enne di Montebelluna e primatista italiana (2’05″56) – preparata da Gianluca Belfiore, d’argento nei 100 e con la 4×200 stile libero mixed e bronzo con la 4×100 mista mixed – trionfa con la terza prestazione personale di sempre in 2’06”06 ed unica a scendere sotto il 2’07 tra le finaliste. Le fanno compagnia sul podio l’inglese Cassi Wild, seconda in 2’07”74, e l’ungherese Katalin Burian, bronzo come in Scozia in 2’07”87. “Sono veramente felice perché non pensavo proprio di nuotare un tempo così basso – racconta la dorsista veneta, tesserata per Fiamme Gialle e CC Aniene, dottoressa in economia aziendale internazionale – Questo vuol dire che sto lavorando bene, seppur non sono pienamente soddisfatta di come ho gestito la gara perché ho pensato più alle avversarie e meno al tempo. E’ arrivato comunque l’oro e va benissimo così”.
SEI VOLTE QUADARELLA. Non è la sua gara preferita e peraltro era quella preparata meno, ma quando c’è “veleno” in vasca nulla è precluso perché lei è la regina del mezzofondo e voleva ribadirlo. Simona Quadarella conclude un altro europeo da urlo con l’oro nei 400 stile libero in 4’04”66 che segue quelli negli 800 e 1500 proprio come a Glasgow 2018. Avversarie annichilite e distanti. Alle sue spalle infatti ci sono la russa Anna Egorova – terza a Glasgow negli 800 – argento in 4’06”05 e l’ungherese Boglarka Kapas – oro continentale a Londra 2016 – terza in 4’06”90. Simona scoppia in lacrime e scarica tutta l’adrenalina e la fatica accumulate in questa settimana magiara: “Piango perché non me l’aspettavo. Rispetto a Glasgow avevo più paura, mi sentivo meno sicura. Questo non era un europeo preparato, l’obiettivo sono le Olimpiadi. Ho vinto di cattiveria e ne sono contenta. Sono davvero commossa per il video di mia sorella che hanno mostrato a fine gara; grazie a lei ho iniziato a nuotare e sono diventata quello che sono”, racconta la campionessa di Roma, tesserata per CC Aniene e allenata da Christian Minotti.
RAZZO E UN ARGENTO DA IMPAZZIRE. Erano tre anni che non li nuotava, poi nella prima batteria (quella più lenta) ha sbriciolato di quasi sette secondi il personale, portandolo da 4’21”60 a 4’14”57, e l’appetito è venuto mangiando. Alberto Razzetti si conferma rivelazione azzurra degli Europei e, dopo il bronzo nei 200, si prende l’argento anche nei 400 misti, portando il proprio personale sul 4’11”17. Davanti a lui c’è solo il 17enne fenomeno russo Ilya Borodin, che nuota il record del mondo juniores in 4’10”02, cancellando il 4’11”17 che deteneva da aprile; il bronzo è del britannico Max Litchfield – secondo agli Europei di Glasgow – in 4’11”56. Il genovese (22 anni il 2 giugno) – seguito da oltre un anno dal tecnico federale Stefano Franceschi – in poco più di otto ore balza dal ventunesimo al terzo posto tra i performer italiani. “E’ assurdo questo argento. Ho migliorato di dieci secondi il mio personale ed è incredibile – sottolinea Razzetti, tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport, tifoso di Valentino Rossi e della Ducati, studente in ingegneria – Non me l’aspettavo proprio. Ero un po’ teso prima del via. Devo ringraziare Stefano (Franceschi, ndr) che mi ha convinto a disputare la gara: aveva ragione”. Benissimo anche Pier Andrea Matteazzi, quinto con il personale di 4’12”79 (prec. 4’14”70): “Sono veramente felicissimo. L’obiettivo era lsa finale. Concludere al quinto posto con questo tempo è gratificante”, conclude il 23enne di Vicenza, allenato da Federico Benda e tesserato per Esercito e In Sport Rane Rosse.
STAFFETTE MISTE DI BRONZO. I moschettieri azzurri si prendono il bronzo, il pass olimpico e portano il record italiano della 4×100 mista sul 3’29”93. Thomas Ceccon (53”59), Nicolò Martineghi (57”84), Federico Burdisso (51”29) e Alessandro Miressi (47”29) subentrano al 3’32”80 di Mirco Di Tora, Fabio Scozzoli, Matteo Rivolta e Filippo Magnini che valse l’oro agli europei di Debrecen 2012. Vince la Gran Bretagna – oro iridato a Gwangju e continentale uscente – in 3’28”59; argento alla Russia in 3’29”50. Dalle gare in staffetta per la nazionale giovanile al podio europeo assoluto è un bel percorso, emblematico del metodo di lavoro del nuoto italiano che continua ciclicamente a formare talenti sin dall’età adolescenziale grazie al lavoro svolto dalle società e al coordinamento federale e del responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani. Stremato, ma sorridente il velocista Miressi: “Volevamo fare qualcosa di carino e così è stato – sottolinea il 22enne di Torino, tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, già argento nei 100 sl di cui era campione uscente, nonché bronzo con la 4×100 stile libero e con la 4×100 mista mixed – Siamo molto contenti e poi non siamo tanto lontani da Gran Bretagna e Russia”. Il più gasato è Burdisso, che poi accompagnerà, insieme a Benedetta Pilato, il direttore tecnico Cesare Butini a ritirare il trofeo riservato alle nazioni che l’Italia chiude al primo posto. “Mi sono divertito, era tanto che non facevo una staffetta – afferma il 19enne di Pavia, tesserato per Esercito e Aurelia Nuoto – Questo è un grande gruppo”. Come ribadisce Ceccon: “Onestamente sono molto stanco – racconta il 19enne di Schio, tesserato per Fiamme Oro e Leosport, bronzo con la 4×100 stile libero e con la 4×100 sl mixed – Ho dato tutto quello che avevo per questa staffetta cui tengo moltissimo”. Conclude Martinenghi: “Bene anche il parziale. Sono un po’ cotto ma per la squadra bisogna sempre dare qualcosa di più – sottolinea il 21enne di Varese, tesserato per CC Aniene e bronzo nei 50 rana e con la 4×100 mista mixed – C’era grande fiducia. A parte Miressi, che ha un anno in più, questa è la stessa staffetta dei mondiali giovanili”. L’Italia sale per la quinta volte sul podio continentale dopo il successo a Debrecen 2012 e i bronzi a Budapest 1958, Sofia 1985 e Bonn 1989.
Di bronzo in bronzo. Di record in record. L’ultima emozione lo regalano Margherita Panziera (59”71), Arianna Castiglioni (1’05”66), Elena Di Liddo (57”27) e Federica Pellegrini (53”66 – secondo miglior tempo lanciato), che chiudono manifestazione e staffetta mista col record italiano di 3’56”30, meglio del 3’56”50 nuotato da tre quarti di formazione, con Martina Carraro nella frazione a rana al posto di Castiglioni, per il quarto posto iridato a Gwangju 2019. Si impone la Gran Bretagna, che all’ultimo europeo fu terza, in 3’54”01; l’argento è della Russia campionessa uscente in 3’56”25. “E’ una bellissima staffetta che ogni anno cresce di più – spiega Castiglioni, tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika – Siamo state attaccate alla Russia fino alla fine. Possiamo migliorare ancora”. D’accordo il capitano Federica Pellegrini: “E’ stata una settimana lunga per me. Volevo rendere onore a questa staffetta che c’ha regalato tanto negli ultimi anni e sta crescendo a livello internazionale tantissimo – dichiara la 32enne di Spinea, tesserata per CC Aniene, a Budapest d’argento nei 200 stile libero e con la 4×200 stile libero mixed e di bronzo con la 4×200 stile libero e 4×100 stile libero mixed – E’ bello essere qui. Per recuperare le energie in questi giorni ho cercato di dormire il più possibile, anche 12 ore al giorno”. Prosegue Di Liddo: “E’ stata una bellissima staffetta, combattuta come non mai – dichiara la 27enne di Bisceglie, tesserata per Carabinieri e CC Aniene e già terza con la 4×100 stile libero mixed – Tranne la Gran Bretagna, siamo tutte veramente vicine”. Conclude una stanca, ma mai cosi soddisfatta Panziera che pone il punto esclamativo alla sua serata: “La fatica si è fatta sentire, perché passare da un 200 a un 100 dorso non è semplice. Il 59”7 è buono considerate le mie condizioni. Sono felicissima per aver chiuso con il botto questo europeo”. Per l’Italia è la quinta medaglia nella specialità, prima di bronzo, che segue gli argenti a Strasburgo 1987, Bonn 1989, Debrecen 2012 e Londra 2016.
50 STILE LIBERO FINNICI Lorenzo Zazzeri e Alessandro Miressi chiudono la finale rispettivamente al sesto e al ottavo posto. Il 26enne di Firenze – tesserato per Esercito e RN Florentia e seguito da Paolo Palchetti, terzo con la 4×100 stile libero – tocca in 21”92. Il 22enne di Torino – allenato da Antonio Satta, argento nei 100 stile libero, bronzo con la 4×100 stile libero, con la 4×100 mista mixed e successivamente con la 4×100 mista – nuota in 22”19. L’oro va a sorpresa al finlandese Ari Pekka Liukkonen in 21”61, l’argento al britannico e campione uscente Benjamin Proud in 21”69 e il bronzo al greco Kristian Gkolomeev in 21”73. “E’ stata una bella finale e l’importante era divertirsi – spiega ZazzArt, tesserato per Esercito RN Florentia – Essere in una finale del genere è un grande successo”. Senza rimpianti anche Miressi (Fiamme Oro/CN Torino): “I 50 non sono la mia gara, c’ho provato ma va bene così. Ho dato il massimo”.
SUPER BURDISSO NEI 100 FARFALLA. Un ottimo Federico Burdisso, con la solita gara tutta coraggio e sfrontatezza, è quinto nei 100 farfalla: la medaglia non arriva, ma il primato personale sì. Il 19enne pavese – argento nella doppia distanza, seguito da Simone Palombi – nuota in 51”39 (27”29), cancellando il 51″66 siglato in semifinale, che aveva limato il 51”73 registrato al Sette Colli nel 2019. “Un’ottima gara, sicuramente la mia migliore – racconta il lombardo, tesserato per Esercito e Aurelia Nuoto – Ho tenuto un po’ di energie per la staffetta mista”, che concluderà col bronzo. Sul gradino più alto del podio sale, come da pronostico, l’ungherse Kristof Milak – oro nei 200 farfalla – con il record dei campionati in 50”18 (prec. 50”62 in semifinale), che precede il bulgaro Josif Miladinov in 50”83 e il britannico James Guy – bronzo iridato a Budapest 2017 – terzo in 50”99.
Così gli italiani nelle FINALI della 7^ giornata
Domenica 23 maggio
50 farfalla femminile
nessun’italiana qualificata
50 stile libero maschile
RI 21″37 di Andrea Vergani del 08/08/2018 a Glasgow
1. Ari-Pekka Liukkonen (Fin) 21”61
2. Benjamin Proud (Gbr) 21”69
3. Kristian Gkolomeev (Gre) 21”73
6. Lorenzo Zazzeri 21”92
8. Alessandro Miressi 22”19
50 rana femminile
RM 29″30 di Benedetta Pilato in semifinale il 22/5/2021
prec. RC + RMJ + REJ + RI 29″50 di Benedetta Pilato in batteria il 22/5/2021
prec. RMJ + RME + RI 29″61 di Benedetta Pilato del 18/12/2020 a Riccione
1. Benedetta Pilato 29”35
2. Ida Hulkko (Fin) 30”19
3. Yulia Efimova (Rus) 30”22
6. Arianna Castiglioni 30”35
100 farfalla maschile
RI 50″64 di Piero Codia del 09/08/2018 a Glasgow
1. Kristof Milak (Hun) 50”18
2. Josif Miladinov (Bul) 50”93
3. James Guy (Gbr) 50”99
5. Federico Burdisso 51”39 pp (precedente 51″66 in semifinale; prec. pp 51″73 del 29/06/2018 a Roma)
200 dorso femminile
RI 2’05″56 di Margherita Panziera del 31/03/2021 a Riccione
1. Margherita Panziera 2’06”08 CR
2. Cassie Wild (Gbr) 2’07”74
3. Katalin Burian (Hun) 2’07”87
400 misti maschile
RI 4’09″88 di Luca Marin del 01/04/2007 a Melbourne
1. Ilya Borodin (Hun) 4’10”02 WJ-EJ
2. Alberto Razzetti 4’11”17 pp (precedente 4’14″57 in batteria; prec. 4’21″60 del 18/08/2018 a Roma)
3. Max Litchfield (Gbr) 4’11”56
5. Pier Andrea Matteazzi 4’12”79 pp (precedente 4’14″70 in batteria; prec. pp 4’15″03 del 12/08/2020 a Roma)
400 stile libero femminile
RI 3’59″15 di Federica Pellegrini del 26/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 4’01″97 di Federica Pellegrini del 24/07/2011 a Shanghai
1. Simona Quadarella 4’04”66
2. Anna Egorova (Rus) 4’06”05
3. Boglarka Kapas (Hun) 4’06”90
4×100 mista maschile
1. Gran Bretagna 3’28”59
2. Russia 3’29”50
3. Italia 3’29”93 RI (precedente 3’32″80 di Mirco Di Tora, Fabio Scozzoli, Matteo Rivolta e Filippo Magnini del 27/05/2012 a Debrecen)
Thomas Ceccon 53”59, Nicolò Martinenghi 57”84, Federico Burdisso 51”29, Alessandro Miressi 47”21
4×100 mista femminile
1. Gran Bretagna 3’54”01 CR
2. Russia 3’56”25
3. Italia 3’56”30 RI (precedente 3’56″50 di Margherita Panziera, Martina Carraro, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini del 28/07/2019 a Gwangju)
Margherita Panziera 59”71, Arianna Castiglioni 1’05”66, Elena Di Liddo 57”27, Federica Pellegrini 53”66
foto di Andrea Staccioli / Inside – DBM8