RENATE – MATELICA 1 – 1
RENATE (3-5-2): 1 Gemello; 28 Silva, 21 Damonte, 24 Possenti; 8 Guglielmotti, 8 Kabashi, 4 Ranieri (24’ st 17 Vicente), 20 Rada, 7 Anghileri; 14 Galuppini (39’ st 19 Lakti), 9 Nocciolini (24’ st 5 Maistrello). A disposizione: 22 Bagheria, 10 Giovinco, 11 Langella, 13 Santovito, 16 Magli, 23 Burgio, Allenatore: Aimo Diana.
MATELICA (4-3-3): 22 Martorel; 14 Tofanari, 4 De Santis, 24 Seminara, 3 Di Renzo; 8 Pizzutelli, 30 Mbaye (14’ pt 29 Alberti), 11 Balestrero; 7 Volpicelli, 17 Moretti, 10 Leonetti (42’ st 6 Barbarossa). A disposizione: 12 Minerva, 31 Mosca, 32 Sansaro, 13 Santamarianova, 26 Ruani. Allenatore (in deroga) Alberto Virgili.
ARBITRO: Sig. Paolo Bitonti della sezione di Bologna.
ASSISTENTI: Sig. ri Luca Dicosta della sezione di Novara e Luca Testi della sezione di Livorno.
QUARTO UOMO: Sig. Marco Acanfora della sezione di Castellammare di Stabia.
RETI: 34’ pt Kabashi, 13’ st Volpicelli.
NOTE: gara a porte chiuse; prima del fischio d’inizio osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Burgnich; ospiti in divisa biancorossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere bianco; locali in divisa nerazzurra, pantaloncini neri e calzettoni neri e portiere verde; corner 9-3; ammoniti Balestrero, Alberti, Maistrello, Possenti, Guglielmotti e De Santis; recupero 2’ pt, 3’ st.
MEDA – Immenso Matelica: nella gara di ritorno del primo turno dei playoff nazionali contro il Renate la squadra biancorossa scrive un’altra pagina epica nel libro della stagione 20/21 che resterà per sempre nella storia.
L’emergenza Covid rende ancora più battagliero lo spirito dei ragazzi di Virgili che tirano fuori ancora una volta quella determinazione che nel corso dell’anno ha permesso loro più volte di fare l’impresa e che anche al Città di Meda li rende protagonisti di un altro meraviglioso capitolo.
Ridotti ai minimi termini e senza molte frecce al proprio arco, i biancorossi erano chiamati a superarsi dopo aver sfiorato l’impresa già domenica nel match di andata, quando si erano registrate le prime positività e conseguenti defezioni. A Macerata, tre giorni fa, a pochi minuti dal termine all’inzuccata vincente di Mbaye aveva risposto la punizione di Silva. Un risultato che costringeva i biancorossi alla vittoria come unica condizione per passare il turno ed accedere alla fase successiva.
Contro la formazione lombarda un Matelica da libro “Cuore”, replica il risultato dell’andata, ma la rete di Volpicelli che rimette in equilibrio il match dopo il vantaggio di Kabashi non basta: passano il turno i padroni di casa in virtù del terzo posto nella classifica finale.
Scelte ancora più obbligate per i marchigiani che ritrovano Leonetti nel tridente avanzato titolare con Moretti e Volpicelli. Out Bordo per squalifica, le tre casacche in mediana sono rispettivamente appannaggio di Pizzutelli, Mbaye e Balestrero. Martorel tra i pali e Maginot composta da Seminara al rientro dal primo minuto dopo l’infortunio e De Santis al centro, con Tofanari e Di Renzo sulle corsie esterne.
Renate di certo più in palla rispetto a qualche giorno fa quando veniva da 20 giorni di stop, con mister Diana che confermava gli undici di Macerata, con l’unica eccezione in avanti dove Nocciolini prendeva il posto di Maistrello. Matelica più frizzante in avvio di gara con Leonetti sugli scudi che per tutti i primi 45’ con i suoi guizzi teneva in apprensione tutta la retroguardia locale. Già incerottati, probabilmente complici caldo e fatica, al quarto d’ora i biancorossi perdevano anche Mbaye per un infortunio muscolare. Al suo posto scendeva in campo Alberti. Il Renate cresceva dopo i primi 20’, affacciandosi più volte pericolosamente da parte di Martorel fino alla rasoiata vincente di Kabashi al 34’ pt. I ragazzi di Virgili non demordevano e prima dell’intervallo sfioravano il pari ancora con un ispirato numero dieci. Nella ripresa gli ospiti gettavano il cuore oltre l’ostacolo ed una magia di Volpicelli al 13’ st riequilibrava l’incontro. Il neo entrato Maistrello sprecava un match ball incredibile alzando sopra la traversa un’occasione incredibile, ma i biancorossi erano vivi e continuavano a portare con le ultime energie disponili pericoli dalle parti di Gemello. Comunque un capolavoro per un Matelica ferito, più forte di tutto, capace di combattere e vincere la propria battaglia anche contro il nemico invisibile del Covid, che negli ultimi gironi li ha pesantemente condizionati sia a livello fisico che psicologico, ma che li ha resi ancora più uniti e forti di prima, fornendo loro ulteriori motivazioni. Una prestazione in ogni caso da applausi, chiusa tra le lacrime, ma dedicata ai tanti assenti che in questi mesi hanno contribuito a scrivere la favola Matelica e a portarla tra le migliori squadre della serie C nazionale e che oggi avranno fatto il loro tifo da casa.