Lavoro propriocettivo e prevenzione, riscaldamento pre forza e gruppo diviso in due, difensori e lavoro tattico con mister Colavitto, centrocampisti e attaccanti con il prof. Alberto Virgili con circuit training di forza total body, più focus ai gruppi muscolari più sollecitati.
“Ho avuto modo di conoscere i ragazzi e guardarli negli occhi. Il gruppo ha le giuste motivazioni – ha dichiarato la DG Nocelli – mi sembra che tutti abbiano sposato completamente la nostra idea di calcio e la nostra filosofia, cioè sacrificio, lavoro e testa bassa. L’obiettivo è creare prima possibile quel senso di squadra che di solito è la strada maestra per avere risultati”.
“Per quanto riguarda il Settore Giovanile – ha proseguito – che è il fulcro del nostro progetto, i nostri Responsabili Virgili, Scodanibbio e Bellavista stanno colloquiando con tutte le realtà calcistiche dilettantistiche dell’anconetano, cercando di instaurare collaborazioni e rapporti. Un aspetto per noi fondamentale perché sarà necessaria la partecipazione e la comprensione piena da parte di tutti al nostro progetto per farlo diventare l’orgoglio di tutto un territorio, non solo il nostro. Aver collaborato alla crescita di un giovane che da piccolo ha tirato i primi calci in una Società del territorio deve essere un motivo di vanto. Vogliamo creare non solo l’entusiasmo dei tifosi, ma anche delle Società limitrofe, dei dirigenti e dei tecnici ad aiutarci a realizzare questo sogno”.
“La settimana scorsa – ha dichiarato ancora la DG – sono stata al Del Conero, così come ogni volta che vado ad Ancona per qualsiasi motivo. I lavori procedono in modo spedito. Ringrazio l’impegno dell’Amministrazione Comunale e dei tecnici che, nel giro di un mese, stanno rimettendo a posto un impianto che per la mole, la grandezza, il numero di posti e le esigenze, stanno facendo uno sforzo economico veramente importante. Hanno tanta fiducia in noi, così come tutte le persone che si stanno avvicinando e avrebbero piacere di collaborare”.
“Infine – ha detto la Nocelli – vorrei tornare sull’annullamento della presentazione al pubblico. Come espresso nella nota, i contagi stanno aumentando e non è per sfiducia nel comportamento dei tifosi che abbiamo preso questa decisione. Al contrario, proprio perché capiamo ed apprezziamo l’entusiasmo che si è creato intorno alla nostra Società, e ne siamo veramente contenti, siamo certi che prevenire qualsiasi caso di contagio sia un nostro dovere morale. Proprio perché rappresentiamo lo sport e ci auguriamo di poter riavere presto tutti allo stadio, cerchiamo di evitare quello che si può evitare. Lo stesso discorso vale per gli allenamenti a porte chiuse. Abbiamo consentito ai giornalisti di entrare, nel rispetto del loro lavoro, per il quale hanno bisogno di informazioni e interviste. Li abbiamo accontentati con piacere ed orgoglio, ma così non può essere per gli altri, perché significherebbe dover controllare e tenere seduti tutti durante tutta la seduta e questo non è possibile. Non ci sono dei protocolli precisi per ciò che non siano le gare ufficiali e non ci siamo voluti sostituire alle autorità, anticipando richieste di Green Pass o altro, rischiando magari di discriminare qualcuno. Avere le persone ad incitare i ragazzi sugli spalti e godersi l’allenamento è sempre piacevole e ci manca davvero da tantissimo tempo. A malincuore abbiamo preferito trattare tutti alla stessa maniera, nonostante il dispiacere”.
“Ci stiamo adoperando – ha concluso la DG – per una presentazione telematica della rosa e della maglia. Ci tenevamo particolarmente a farla in pubblico perché era un modo di presentare anche noi stessi, per guardarsi negli occhi e sapersi riconoscere subito e per capire se a pelle siamo compatibili. Credo comunque che la reciproca buona volontà si sia già ben vista da ambo le parti e questo ci riempie di orgoglio. Ringrazio il Prefetto, il Questore, la Digos, il Comune di Ancona, l’Autorità Portuale, l’ingegnere Giordani, tutti i tecnici comunali che si sono adoperati per la realizzazione della presentazione, ma, nonostante la bellezza di stare insieme e conoscersi ci sono delle priorità. In questo momento, secondo noi, il nostro compito è fare la nostra parte e dare il buon esempio”.