Lotta con i primi, cade, si rialza e artiglia un podio che sembrava ormai sfumato. È il riassunto in un tweet della gara di Enrico Guida, uno degli otto rappresentanti italiani all’edizione numero 36 dei mondiali rotariani di ciclismo su strada di scena a Nancy, in Francia. L’alfiere del Rotary Club Roma Giulio Cesare, alla sua decima partecipazione iridata, prima con il club attuale, è giunto terzo alle spalle di Belgio e Germania tra gli under 45, unico azzurro nella categoria dedicata agli atleti più giovani. In costante lotta con i primi fin dalle battute iniziali, la gara di Enrico Guida è stata condizionata a soli 10 km dall’arrivo da una brutta scivolata, dovuta ad una pioggia improvvisa, che ha impedito all’atleta italiano di adeguare la pressione delle gomme e lottare fino alla fine per il secondo posto. Nonostante alcune escoriazioni e la rottura del cambio, Guida non ha mollato ed è riuscito a difendere il terzo gradino del podio e a conquistare la sua settima medaglia iridata. Dal primo bronzo del 2012 ha infatti conquistato ai mondiali rotariani di ciclismo sei medaglie consecutive dal 2015 al 2021 per un totale di 2 ori, 2 argenti e 3 bronzi. Per commentare la sua gara ha scelto una frase del grande scrittore tedesco Goethe: “Non è forte colui che non cade mai ma colui che cadendo si rialza”. Direttore marketing nella vita ma cicloamatore appassionato, Guida ha portato nel Rotary il suo amore per la bicicletta che lo porta a percorrere migliaia di km in Italia e all’estero. Poco prima del mondiale gli è stata assegnata la presidenza della Fellow Italiana di Ciclismo Rotariano, un gruppo nato dalla comune passione per le due ruote e per il Rotary che si è riunito a luglio in provincia di Macerata per un vero e proprio training camp. Un’esperienza intensa e significativa che ha rafforzato i rapporti tra i membri storici e creato nuove amicizie con gli ultimi arrivati. La Fellowship oltre agli importanti contenuti di natura sportiva ha un’importante valenza sociale; coordina infatti il “Progetto Zero Vittime sulle strada”, finalizzato ad una maggiore sensibilizzazione nei confronti della sicurezza stradale. La storia di Enrico Guida dimostra ancora una volta la capacità del Rotary di offrire ai soci l’opportunità di coltivare le proprie passioni anche su scala internazionale, in un contesto fatto di amicizia, scambi culturali, attività umanitarie e sportive grazie ad un network con 110 anni di storia e che oggi conta 1,2 milioni di iscritti distribuiti in 35.000 club.
di Emidio Piccione