Maurizio Sarri e José Mourinho siedono sulle panchine dei due club rivali della capitale, Lazio e Roma. Entrambi in carica dal 2021, Sarri ha accumulato 48 panchine per i biancocelesti mentre Mourinho 56 sulla panchina giallorossa. Dal punto di vista dei rispettivi palmares, il confronto sarebbe vinto a mani basse dall’allenatore portoghese: nonostante la differenza d’età giochi a vantaggio di Sarri, l’allenatore italiano è approdato al calcio che conta solo nel 2015, con la panchina napoletana. In precedenza, si era fatto conoscere allenando l’Empoli, vero trampolino di lancio, mentre ancora prima era stato sulle panchine di (tra le altre) Sorrento, Alessandria e Grosseto. Mourinho, invece, sedeva sulla panchina del Porto già nel 2002 e con la squadra portoghese ha conquistato traguardi importanti in ottica europea, tra tutti la conquista della Champions League nel 2003.
José Mourinho: la carriera
Mourinho approda alla panchina della Roma con alle spalle una carriera che lo proietta di diritto tra i migliori tecnici in Europa. Vincitore per 4 volte del titolo miglior allenatore dell’anno (sulle panchine di Porto, Chelsea, Inter e Real Madrid), ha inoltre vinto 2 Champions League, 3 Premier League, 3 Liga, 2 Serie A, 1 Europa League, 1 Coppa Uefa, 1 Supercoppa europea, oltre a svariati trofei nazionali nelle rispettive nazioni in cui ha allenato (Coppa e Supercoppa portoghese, Coppa e Supercoppa italiana, Coppa di lega inglese e Supercoppa d’Inghilterra, Coppa e Supercoppa Spagnola). Sulla panchina giallorossa è riuscito a riportare la squadra a vincere un titolo in Europa, la prima edizione della Conference League (2021/2022).
Il modulo più utilizzato in carriera è il 4-2-3-1, tra le sue abilità in quanto allenatore vi è però la capacità di sapersi adattare al meglio ai giocatori a disposizione e nella Roma lo ha dimostrato, scendendo spesso in campo con il 3-4-2-1, modulo con cui ha inaugurato la Serie A 2022/2023. L’acquisto di Paulo Dybala unito alla permanenza di Nicolò Zaniolo, come sembra essere, compongono una coppia in grado di assicurare gol e assist dietro all’unica punta Tammy Abraham, autore di 17 reti alla sua prima stagione in giallorosso. La società giallorossa è stata tra le più attive sul calciomercato estivo e le possibilità per stupire ci sono tutte. Il pronostico della stagione vede i giallorossi nelle prime posizioni con ottime quote, come si può notare su vari siti di news sportive come Il Giocatore Online: scoprilo qui.
Maurizio Sarri: la carriera
Sarri si siede sulla panchina della Lazio nel giugno del 2021, dopo un divorzio turbolento dalla Juventus. La società bianconera lo aveva scelto come nuovo allenatore perché ricercatore del bel gioco, esteticamente gradevole. Una mossa che avrebbe dovuto sancire un cambio di marcia rispetto agli anni di Massimiliano Allegri in panchina, caratterizzati da un gioco cinico ma non dinamico. L’esperienza però non va come dovrebbe: il ciclo di Sarri dura un solo anno alla corte bianconera, coronato dalla vittoria dello scudetto, ma il tecnico non è mai riuscito a creare un clima armonioso all’interno dello spogliatoio. La parentesi bianconera è arrivata dopo tre anni sulla panchina napoletana e un anno in terra inglese, come allenatore del Chelsea. Con i blues ha trionfato in Europa League (2018/2019), conquistando così il suo primo trofeo europeo.
Contrariamente a Mourinho, Sarri ha un proprio modulo di riferimento e difficilmente cambia, lavorando piuttosto su meccanismi ed automatismi dei suoi calciatori, che sanno replicare a memoria quanto provato in allenamento. Se questa tecnica non si era granché vista nell’anno juventino, nelle sue esperienze a Empoli e Napoli era parsa evidente. Il modulo più usato è il 4-3-3, utilizzato anche nella prima giornata di Serie A 2022/2023.