Si spengono le luci sul GP dell’Arabia Saudita e le reazioni non tardano ad arrivare.
La Red Bull non ha rivali
Il circuito cittadino di Jeddah porta dietro di sé la scia di una Red Bull che non fatica a restare in vetta, seppur in qualifica la macchina abbia dato del filo da torcere al campione in carica, Max Verstappen. L’olandese infatti, si è trovato a partire dall’ottava fila della griglia per un problema all’albero di trasmissione durante le Q2. Questo però non ha fermato il pilota che in gara ha rimontato piazzandosi poi al secondo posto dietro il compagno di squadra Sergio Perez.
Checo, dal canto suo, ha portato avanti una gara strabiliante. Partito dalla pole, rimasto in prima posizione per tutti i 50 giri della gara, ha meritato il posto più alto sul podio rimasto in gola dallo scorso anno.
Ferrari non vede ancora la luce
Per le Ferrari invece, la notte di Jeddah è stata più buia che mai: la penalità inflitta a Charles Leclerc di 10 posizioni rispetto a quella di qualifica lo ha costretto a partire dodicesimo. Storia diversa per Carlos Sainz che si trovava in quarta posizione, arrivato poi sesto a fine gara. È chiaro che, per come è terminata la gara, qualcosa nella macchina o nel team non vada come dovrebbe. Le monoposto sono risultate lente, non competitive come dovrebbero, ed hanno subito l’umiliazione di vedersi soffiare il podio non solo dalla Red Bull, ma anche dall’Aston Martin di Alonso e dalle Mercedes di Russell ed Hamilton.
Strategie sbagliate? Forse. Sta di fatto che Ferrari perde tempo prezioso e non garantisce le aspettative create durante la presentazione.
Altro grande punto interrogativo nella serata di domenica è quello che ha visto protagonista Fernando Alonso. Partito da favorito, dopo pochi giri si è trovato a dover scontare una penalità per essersi sistemato male in griglia. Approfittando del regime di Safety car avvenuto dopo che il suo compagno di squadra, Lance Stroll, aveva fermato la propria monoposto, lo spagnolo ha scontato i 5 secondi dati durante il pit stop.
Fin qui niente di strano. Termina il Gran Premio, Alonso sale sul podio come terzo e la FIA decide di indagare sul modo in cui la penalità è stata scontata. Gli viene assegnato un ulteriore dazio, stavolta di 10 secondi e quindi il terzo posto lo prende George Russell. Dopo poco però, ecco la smentita, e quindi il terzo posto che segna il traguardo dei 100 podi torna di nuovo nelle mani del pilota della Aston Martin.
Un weekend con poche certezze e tanti dubbi quello che si è vissuto in Arabia Saudita. E tra due settimane, si vola in Australia.