Maurizio Reggiani, Vice presidente di Motorsport Automobili Lamborghini e per 15 anni Chief technical officer dell’azienda di Sant’Agata Bolognese, ha ricevuto la laurea ad honorem in ingegneria meccanica dal Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, suggellando una carriera quarantennale spesa nell’ambito della ricerca e dell’innovazione in ambito automotive.
La cerimonia è stata celebrata nell’Aula Magna di Santa Lucia, dove il prof. Nicolò Cavina (Coordinatore del Corso di Dottorato in Automotive per una mobilità intelligente) ha pronunciato la laudatio di fronte a quasi 500 ospiti, docenti del corpo accademico e rappresentanti di Automobili Lamborghini, tra cui il chairman and CEO Stephan Winkelmann. Alla laudatio è seguito il discorso del direttore del dipartimento di ingegneria industriale, Alfredo Liverani, che ha attribuito a Reggiani il merito di aver contribuito allo sviluppo del territorio e della tecnologia italiana, grazie alla sua capacità di trasformare le proprie visioni in ricerca, prodotti tecnologici di alto livello e in vantaggi per il territorio.
“Non è facile descrivere l’emozione che sto provando in questo momento – ha commentato Reggiani durante il suo discorso – e allo stesso tempo esprimere la gratitudine a tutte quelle persone che lo hanno reso possibile, a partire dal Magnifico Rettore Prof. Giovanni Molari. Come non posso non ringraziare i miei collaboratori più stretti e le aziende che mi hanno permesso di fare il lavoro più bello al mondo, in particolare Automobili Lamborghini, il suo Presidente Dr. Stephan Winkelmann e tutti i membri del Board”.
“È un onore avere Maurizio al mio fianco – commenta Winkelmann – e la Laurea ad Honorem è la conferma delle sue grandi capacità, che mette a disposizione dell’azienda da quasi tre decenni, di cui quindici occupando il ruolo di CTO. Grazie al suo contributo Lamborghini ha raggiunto importanti risultati nell’ambito della Ricerca & Sviluppo e ora questo percorso comune prosegue nei nuovi obiettivi che ci siamo prefissati nel Motorsport”.
Il Magnifico Rettore Prof. Giovanni Molari ha così motivato l’importante riconoscimento: “Il nostro laureando incarna in modo esemplare alcuni valori che sono in piena sintonia con caratteri e obiettivi dell’Alma Mater. La sua spinta all’internazionalizzazione sempre ancorata a un solido radicamento nelle realtà sociale e imprenditoriale del territorio; la sua inclinazione a congiungere la professione e l’insegnamento; la sua capacità di concepire la professione come un equilibrio di virtù e di competenze in apparenza così diverse: il sapere tecnologico e la fantasia creativa, il rigore scientifico e l’estro innovativo, la padronanza dei processi produttivi e l’attenzione alla sostenibilità ambientale”.
Nel corso della sua carriera l’Ing. Reggiani ha avviato e gestito importanti collaborazioni con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale “Aeronautica, Spazio e Mobilità” e con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna. È inoltre professore associato del corso “New product development in the motor industry” per il master “Supercars, Superbikes and Motorsports” della Bologna Business School ed è stato uno dei promotori ed artefici di MUNER (Motor vehicle UNiversity of Emilia Romagna) e della connessa Laurea Magistrale Internazionale Interateneo in Advanced Automotive Engineering. Il suo interesse e impegno nell’ambito dei materiali compositi ha contribuito, negli anni della sua Direzione Tecnica in Automobili Lamborghini, a far depositare oltre 160 brevetti dando vita a importanti sinergie anche in ambito internazionale.
Maurizio Reggiani nasce a Mirandola, in provincia di Modena, nel 1959. Appassionato di auto fin dall’infanzia, frequenta l’Istituto Tecnico Industriale G. Galilei diplomandosi in Meccanica. Nel 1982 viene assunto in Maserati, lavorando nell’Ufficio Tecnico Progettazione Motori sino al 1987, anno in qui lascia Maserati per entrare in Bugatti, dove, sempre in progettazione, segue tutto lo sviluppo di Motopropulsore e Trasmissione della EB110. Nel 1995 entra in Lamborghini come Responsabile Ufficio Tecnico Meccanica. Nel 1998 partecipa attivamente al passaggio dell’azienda sotto il controllo di Audi e nel 2006 assume il ruolo di CTO (Chief Technical Officer) e membro del Board of Management. In quel periodo potenzia il dipartimento R&D (Research & Development) portando il team da 60 a oltre 300 persone, con implementazione dei più avanzati sistemi software di modellazione e simulazione.
Nel 2008 ha contribuito alla nascita del laboratorio ACSL (Advanced Composite Structures Laboratory) a Seattle presso l’Università di Washington per lo studio del comportamento dei materiali compositi, inaugurando inoltre una collaborazione tra Automobili Lamborghini e la Boeing. La partnership con le più prestigiose università statunitensi prosegue nel 2017, con l’apertura di due laboratori presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, per la ricerca di nuove tecnologie per le Supersportive del futuro.
Dal 2021 tiene come professore il corso di New Product Development in Motorsport Industry all’interno del Global Master in Business Administration della Bologna Business School. È uno dei maggiori sostenitori del progetto Unibo Motorsport e collabora con la Motor Valley e con le attività connesse al territorio. Nel 2022 assume il ruolo di Vice-President Motorsport Lamborghini.
Nel corso della carriera ha ricevuto diversi premi a livello mondiale per i progetti realizzati: tra i più prestigiosi il Five Diamond Engineering Award per la Aventador; l’Innovation Award per la Huracán Performante e due Caschi d’Oro per le attività nel Motorsport. Inoltre è stato inserito per due anni consecutivi nella lista delle 50 persone più influenti dell’industria automobilistica mondiale dalla rivista americana Motor Trend.