Nell’anno in corso il sindaco recepirà 12.508 euro che l’anno prossimo diventeranno 13.800. Lo stipendio dei consiglieri si calcola in proporzione a quello del sindaco. Deve essere poco meno della metà del primo cittadino: il 45%. Ed è così che il Consigliere comunale nell’anno in corso gli scatta l’aumento di stipendio che lo porta a 5.268 euro lordi, mentre nel 2024 arriverà, sempre lordo, a 6.210 euro.
Con la delibera votata il 18 aprile scatta il nuovo regime di emolumenti per cui ci si libera del meccanismo dei gettoni di presenza per arrivare alla vera e propria indennità di carica.
Al netto, il sindaco da ora percepisce circa ottomila euro. Il consigliere comunale tremilacinquecento circa. Debbono però sottostare alla condizione di essere presenti per almeno il sessanta per cento delle assemblee consiliari nella Sala Giulio Cesare. Si prevedono, quindi, delle decurtazioni se se diserteranno venti assemblee e commissioni consiliari.
È un percorso che non nasce ora. Parte, in verità dal decreto legislativo numero 156 del 2010. A luglio 2022 c’era stata la prima presa in consegna della diversa elargizione al personale di rappresentanza anche se nessun effettivo sblocco dell’iter di procedura. Si è dovuto attendere la Corte dei Conti che desse il suo visto sulla correttezza di procedura, chiedendo, come sempre accade, integrazioni a speciale supporto. Le comunicazioni debbono arrivare in Ragioneria del Campidoglio, di lì attivare le procedure di bilancio.
Maggioranza e opposizione convergenti nella decisione, hanno addotto la motivazione per cui il precedente regime dei gettoni di presenza riconosciuti al Consigliere comunale finivano per arrivare, spesso, al datore di lavoro a cui veniva compensata l’assenza del consigliere per motivi istituzionali.