La popolarità del fenomeno camper nel 2021 ha fatto registrare un incremento percentuale a due cifre nelle immatricolazioni in Italia. I veicoli ricreazionali nuovi, registrati nel nostro Paese da gennaio a dicembre 2021 sono stati 7.342, rispetto alle 6.560 unità immatricolate nell’anno precedente, con un incremento pari all’11,92%.
Questo risultato positivo conferma l’aumento delle immatricolazioni che si era già manifestato nel periodo gennaio- dicembre 2020 quando – rispetto al 2019 – vi era stato un incremento percentuale delle immatricolazioni pari al +7,68%.
La progressione marcata del 2021, dopo quella – già significativa – del 2020, indica che il veicolo ricreazionale rappresenta un vero trend sociale e culturale.
Il camper in Europa
In Europa, nel 2021, sono stati raggiunti – per la prima volta nella storia europea dei veicoli ricreazionali – oltre 180.000 camper nuovi immatricolati in 12 mesi. Il parco circolante europeo – fra camper e caravan – è di circa 6.000.000 di veicoli.
Anche l’immatricolato 2021 relativo alle caravan (quelle che una volta si chiamavano roulottes) presenta un trend positivo, seppure maggiormente tendente alla stabilità: +1,97% in Italia e +2,8% sul mercato europeo, rispetto all’anno precedente.
Eccellenti i risultati sul fronte industriale della produzione: l’Italia si conferma terzo produttore europeo di camper, dopo Germania e Francia.
L’incremento produttivo degli stabilimenti italiani nel corso del 2021 è stato pari al 33,88% rispetto al 2020, confermando anche la vocazione all’export delle industrie italiane della camperistica: oltre l’80% dei veicoli ricreazionali prodotti in Italia viene infatti esportato, principalmente verso Germania e Francia, primi mercati per immatricolazioni.
Il commento del presidente APC
Il presidente di Apc, Associazione Produttori Caravan e Camper, Simone Niccolai, commenta così questi dati: “Il trend molto positivo della camperistica si è confermato con forza nel 2021, segno che il camper sta diventando sempre più uno strumento moderno e glamour per godersi il tempo libero.
I produttori di camper hanno potenziato la capacità produttiva degli stabilimenti, presenti soprattutto in Toscana, ma anche in Abruzzo e in Umbria, effettuando anche un numero importante di nuove assunzioni, così come ha fatto anche la filiera dei fornitori, generando quindi occupazione sui territori”.
Qualche ombra aleggia tuttavia anche sul settore della camperistica, dovuta soprattutto ai problemi di approvvigionamento di materiali e telai di base.
Ancora il presidente Niccolai: “Le difficoltà nella fornitura di alcuni materiali da parte della supply chain ha frenato in modo considerevole la capacità produttiva delle nostre Aziende, costringendoci, in molti casi, a posticipare la consegna dei camper per mancanza di materiali, in primis degli chassis di base. L’altra criticità con la quale ci stiamo confrontando è il rincaro dei prezzi delle materie prime e dell’energia -continua Niccolai- che stiamo cercando di assorbire il più possibile.
Nonostante le difficoltà logistiche che la nostra industria sta vivendo, siamo convinti che la camperistica rappresenti un trend in costante progressione perché ha a che fare con le istanze ed i bisogni della nuova società: tempo libero, famiglia, voglia di libertà, vicinanza alla natura, cultura”.