Dea De Roberti, caposcuola mondiale della “Tecnica Mista Metallizzata” ha lasciato di nuovo il segno nel panorama dell’arte contemporanea italiana.
L’artista famosa a livello mondiale e che vanta un’opera alla Casa Bianca, durante la presidenza di Donald Reagan ha realizzato qualche anno fa un vero e proprio capolavoro. Si tratta della “Madonna Ester” così intitolata in omaggio alla madre dell’artista. Questo dipinto, di cm 50 x 60 dunque di piccole dimensioni rispetto agli standard delle opere di Dea De Roberti, contiene un piccolo grande segreto, che ho il piacere di avere scoperto personalmente qualche giorno fa, mentre ero a Riccione, a casa dell’artista per farle un’intervista. In pratica la “Madonna Ester” segue con lo sguardo l’osservatore che si muove di fronte a lei. In tutta la mia vita, avevo visto sinora solo un’opera che presentasse questo fenomeno, un affresco tardo cinquecentesco nell’oratorio della chiesa di Castelvecchio nella Svizzera Pesciatina (PT). Preso da curiosità e stupore, ho chiesto dunque a Dea, se fosse consapevole di tale fenomeno e se lo avesse fatto apposta ed a che scopo. La risposta dell’artista, mi ha lasciato basito. Dea, infatti, non se ne era resa conto! In pratica aveva dipinto la “Madonna Ester” in uno stato di trance. Non si tratta di una novità nella storia dell’arte, anzi, molti artisti anche famosi hanno dichiarato di realizzare opere come in trance, ma in questo caso si va oltre. È come, infatti, se la madre della pittrice, avesse suggerito alla figlia, in un dialogo metafisico interdimensionale, di unire alla sua precipua e del tutto personale “Tecnica Mista Metallizzata” già di per sé notevole ed unica, anche questa “invenzione” artistica. L’incredibile infatti, di questa storia, è che dopo aver scoperto il fenomeno della “Madonna Ester” che segue con lo sguardo l’osservatore, ho rilevato come questo fenomeno, sia presente nei due terzi delle opere a soggetto umano, o animale, dipinte successivamente da Dea De Roberti, in qualsiasi tecnica esse siano state realizzate.
Ecco perché, tralasciando l’intervista all’artista, ho voluto raccontare la “Madonna Ester” di Dea De Roberti, che solo per questo particolare, merita di entrare, non in un semplice manuale di storia dell’arte, ma nella stessa Storia dell’Arte.
Luca Monti