Brunello Cucinelli, è nato a Castel Rigone, un piccolo borgo umbro, da un’umile famiglia contadina. È l’uomo che ha dato vita ad un sogno imprenditoriale, coltivando fin dagli albori l’ideale di un lavoro dignitoso nel totale rispetto dell’umanità e del Creato. Dall’esperienza contadina della famiglia, Brunello ha appreso l’equilibrio tra dono e profitto. “Ho ancora nei sensi il profumo, i suoni e le luci della vita contadina nella quale sono nato. Eravamo una famiglia di tredici persone, abitavamo in campagna”. Durante la sua adolescenza i genitori si trasferirono in città per lavorare come operai. Il padre veniva quotidianamente umiliato dai suoi datori di lavoro. “Mi sentivo impotente a difendere mio padre. Pur non sapendo cosa avrei fatto nella vita, divenne chiaro dentro di me che avrei vissuto e lavorato per il rispetto della dignità morale ed economica delle persone“.
Brunello, il secondo da sinistra, con i suoi fratelli e un cugino nella loro abitazione a Castel Rigone
Nel 1978 Cucinelli fondò una piccola impresa con l’obiettivo di produrre pullover di cashmere per donna in una fascia di mercato di lusso assoluto. “Mi piaceva l’idea di realizzare manufatti con questa fibra così preziosa definita anche vello d’oro. Mi attraeva ancora di più pensare al fatto che una maglia potesse essere lasciata in eredità di padre in figlio, in dono dalla nonna alla nipote, potesse essere riparata e riportata a nuova vita. Ecco quindi il concetto di non consumare ma di utilizzare i doni del Creato”. La filosofia di vita di Cucinelli è entrata a far parte anche dell’azienda attraverso un equilibrio tra utile e dignità morale ed economica; una sensibilità che ha portato alla ricerca di materie prime che danneggiassero il meno possibile la natura, sostenendo una produzione locale ed etica. “Volevo che i rapporti tra le persone rispettassero umanità e verità, e il salario fosse adeguato ad una vita dignitosa e serena. Credo in una forma di Capitalismo Umanistico contemporaneo dove il giusto profitto si consegua cercando il meno possibile di recar danno al Creato e all’umanità. Mi piace pensare ad una sostenibilità inclusiva dei valori materiali e di quelli spirituali, un luogo concreto dove l’ambiente, l’economia, la cultura, la tecnologia, lo spirito e la morale vivano insieme, completandosi nel concetto di Umana Sostenibilità“. Entrando poi nel mercato internazionale, l’azienda inziò a produrre un “total look” di abbigliamento sia per l’uomo che per la donna, caratterizzato da uno stile chic, elegante, raffinato e di estrema qualità. I capi Cucinelli infatti sono l’unione di filati pregiati e tecniche artigianali meticolose, delle vere e proprie “opere” da tramandare alle generazioni future.
Brunello Cucinelli, foto di Benjamin McMahon
Nel 1982 l’Imprenditore acquistò la torre ed il castello medievale del Borgo di Solomeo ormai in declino, rendendolo invece il fulcro dei suoi progetti futuri. Il castello divenne la sede della Scuola delle Arti e dei Mestieri in cui vengono tramandati e resi contemporanei gli antichi mestieri. “Ci piaceva una scuola che svolgesse la funzione di una bottega, che insegnando la pratica oltre alla teoria facesse guadagnare qualcosa agli allievi mentre sperimentavano l’arte”. È stato realizzato inoltre il Foro delle Arti, un’area dedicata alla cultura e all’arte in cui è presente il Teatro Cucinelli che ospita spettacoli di danza e musica durante la stagione estiva. Accanto il Giardino dei Filosofi, dedicato alla contemplazione della natura. Infine l’Accademia Neoumanistica Aureliana sede della Biblioteca Cucinelli con testi classici e moderni. L’azienda inoltre è attiva anche nella produzione di vino ed olio. “Il frutto della vite, insieme all’olio che produco da diversi anni, è un simbolo primordiale della Terra che ci viene donato dai tempi più remoti. Il vino di Solomeo lo immagino come un atto di sacralità filiale verso la Terra, alla quale mi ispiro in ogni scelta, nella vita, nel lavoro, nel paesaggio incantato”.
Attualmente l’azienda Cucinelli ha una rete di circa 144 punti vendita, suddivisi tra negozi di proprietà (114) e negozi in franchising (30), offrendo lavoro a circa 2500 persone. Il 100 % della produzione è Made in Italy. Oggi i tratti emblematici dell’impresa sono la manualità, l’artigianalità e l’esclusività delle collezioni, fonte dell’espressione e della creatività delle persone che lavorano in azienda. “Punto di fusione tra industria e artigianato, i nostri prodotti vivono attraverso il tempo. Il mondo intero è affascinato dai prodotti della nostra terra, dalla cura nella scelta della materia prima, e dalla ricerca di un’altissima qualità e creatività lungo ciascun passaggio della filiera produttiva. La tecnologia più avanzata è vista sempre come strumento, mai come fine, così da unire manualità e creatività a strumenti contemporanei e innovativi”.
Tra i numerosi riconoscimenti, e stato conferito dalla Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma a Brunello Cucinelli il Dottorato di ricerca honoris causa in Management, Banking and Commodity Sciences. Durante la cerimonia l’Imprenditore ha incitato i giovani ad aprirsi al mondo, ad avere speranza, ad essere gentili e scoprire i valori e la gioia della vita. “Abbiamo forse comunicato ai giovani le nostre paure: dobbiamo invece infondere loro il concetto di speranza. Solo così la visione del nostro futuro potrà cambiare. Ragazzi, siate scherzosi, cercate di scoprire il gioco della vita, ma non offendete mai la dignità umana. Andate per la vostra strada, cercate di essere umili e coraggiosi. È questo il segreto della creatività”.
Brunello Cucinelli insieme alla Magnifica Rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni
“Ho capito che l’eredità del passato non è un peso, ma ali luminose che sostengono il futuro che ci aspetta.
Il mio sogno è quello di combinare insieme la bellezza del passato con la bellezza del futuro”.
Brunello Cucinelli
Alessia Di Domenico