Le opere di Salvador Dalì hanno continuamente sfidato le convenzioni mettendo in discussione l’antitesi del surrealismo: il nostro normale senso del “reale”.
L’obiettivo del surrealismo è quello di rendere accessibili all’arte i regni dell’inconscio, dell’irrazionale e dell’immaginario. Un movimento espansivo che si estendeva oltre la tela abbracciando la letteratura, la musica, il cinema, la filosofia e la cultura popolare.
E fu così che nel 1969 Salvador Dalì realizzò alcune illustrazioni per Alice nel Paese delle Meraviglie.
Un totale di 12 illustrazioni, una per ogni capitolo del classico di Lewis Caroll, in cui si riconosce il suo stile inconfondibile.
Di fatti questa collezione è considerata una delle opere più rare e ricercate di Dali ed molto difficile da trovare. Ne esistono alcune rare copie che potrete vedere se vi recate alla William Bennet Gallery.
Giuliano Borgna