Si è aperta la 14° edizione di ArtVerona, confermando le aspettative di una ulteriore crescita della fiera, a partire dalla qualità della proposta degli espositori. Tra le novità di quest’anno, l’assegnazione di due nuovi premi: A disposizione, il nuovo fondo di acquisizione di Veronafiere per l’arte e il Premio WiDiCollect, in partnership con Banca Widiba.
Margherita Moscardini vince il Premio Icona ad ArtVerona2018
La Commissione del premio ICONA, composta quest’anno da Annamaria e Antonio Maccaferri, collezionisti, Mirko Rizzi, fondatore di Marsèlleria, Patrizia Nuzzo della Galleria d’Arte Moderna Palazzo della Ragione, Paola Tognon, storica e critica d’arte, ha decretato vincitrice l’opera di Margherita Moscardini Unknown (1942 – 2015), presentata dalla galleria Ex Elettrofonica di Roma, una straordinaria occasione che registra una coincidenza di ricerca e di senso tra il concetto di icona nella storia e nell’arte.
L’opera acquisita entra a far parte della collezione di un museo AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani che quest’anno è stato individuato nella Galleria d’Arte Moderna Palazzo della Ragione Con ICONA, la cui tredicesima edizione è sostenuta dai collezionisti Annamaria e Antonio Maccaferri, si intende dare riconoscimento alle Gallerie che partecipano alla manifestazione, essendo queste ultime l’anima e l’espressione della fiera stessa, attraverso l’acquisizione dell’opera che diventerà l’immagine della campagna di comunicazione di ArtVerona dell’anno successivo.
Il lavoro fa parte di una serie di acquerelli realizzati nel 2015 da Margherita Moscardini che fa capo al progetto 1XUnknown: ricognizione di immagini, espresse attraverso vari media, che ha come soggetto i circa 15.000 Bunker posti dai Tedeschi del Terzo Reich a protezione della “Fortezza Europa” sulla linea Atlantica. I Bunker sono sottratti al paesaggio circostante in cui sono calati e descritti come oggetti metafisici, disegni di sculture immaginarie. Attraverso la scritta che reca i riferimenti del luogo ove sono collocati e l’anno di edificazione i Bunker vengono riprecipitati nella realtà, dopo essere stati apprezzati dal punto di vista squisitamente formale.
Infine, la tecnica dell’acquerello, usata per la realizzazione, crea una sospensione a cui fa eco l’ombra gettata dalla scritta rossa apposta direttamente sul vetro.
Margherita Moscardini
Unknown (1942 – 2015)
A pebble from Atlantic Wall defensive line, wich failed to defend Fortress Europe.
France, Charente Maritime, Seint Palais sur Mer.
2015, cm 82×105, Acquerello su carta, pvc prespaziato rosso su vetro.
Courtesy Ex Elettrofonica, Roma
Serena Vestrucci, Daniele Franzella e Irene Fenara vincono il Premio A disposizione – prima edizione
A disposizione è il nuovo fondo di acquisizione di Veronafiere per l’arte. La Fiera si mette così A disposizione per l’arte e mette A disposizione l’arte. Con questo Fondo, Veronafiere ribadisce la centralità di ArtVerona nella strategia di avvicinamento tra arte, cultura e impresa e fa crescere così il suo contesto territoriale come i suoi partner attraverso continue contaminazioni con i settori di riferimento delle imprese di riferimento delle principali manifestazioni nel proprio portafoglio. Le opere entrano a far parte della collezione di Veronafiere S.p.A.
La commissione composta da Romano Artoni, vice presidente Veronafiere S.p.A., Elena Amadini, dirigente Area Stone&Design Veronafiere S.p.A., Diego Bergamaschi, collezionista nel board di ArtVerona, Patrizia Nuzzo della Galleria d’Arte Moderna Palazzo della Ragione ha scelto tre opere, sulla base dell’obiettivo del premio, che è quello di privilegiare una ricerca artistica che si interessa a quegli elementi industriali, di consumo, di non luoghi e di aggregazione che una fiera include.
Serena Vestrucci
Trucco
ombretti su tela, cinque giorni
cm 90×60
Galleria Fuoricampo, Siena
per la contemporaneità del materiale di realizzazione che richiama un prodotto di largo consumo, che ritrova nel lavoro della Vestrucci la sua primitiva dignità di pigmento
Daniele Franzella
I cieli e la terra 2017
affresco digitale su cementooI
cm 118 x 72 x 6
RizzutoGallery, Palermo
per l’interesse e la capacità di creare e inventare attraverso una materia grezza che dall’ambito industriale si trasferisce a quello artistico
Irene Fenara
Self Portrait from Surveillance Camera 2018
stampa digitale su carta fine-art Hahnemüle Soporset
cm 30,8 x 41
UNA, Piacenza
per la valorizzazione delle strutture urbane di servizio, intese come non luoghi di cui anche la fiera è espressione collettiva
Naohiro Utagawa vince il Premio WiDiCollect – prima edizione
In partnership con ArtVerona, per l’edizione 2018, Widiba – il cui nome deriva da Wise, Dialog, Banking – premia un artista il cui lavoro permetta di riflettere su temi sociali e culturali legati al digitale e alla nuova estetica relazionale. Il premio riflette i valori della Banca, che promuove un dialogo attraverso l’internet banking, ed è un segnale forte a favore della giovane creazione contemporanea.
La commissione, composta dal collezionista Fabio Agovino, da Andrea Baccin, cofondatore di CURA e da ThéoMario Coppola, curatore e direttore della Collezione Taurisano ha scelto tre scatti fotografici di Naohiro Utagawa, presentati dalla T293 di Roma.
Le opere saranno esposte in una delle sedi di Banca Widiba.
La pratica di Naohiro Utagawa si muove tra due mondi, il digitale e l’analogico, come il suo background giapponese. Il suo sguardo verso il mondo è distorto, visionario, irreale, è come se tutto fosse filtrato dalla camera del suo iPhone. La tecnologia diviene uno strumento potente per entrare in relazione emotiva con il sé e con gli altri. La serie di foto è stata realizzata in contemporanea e insieme ai suoi assistenti. Sono state scelte tre foto perché rappresentato un passaggio: la carta richiama le vecchie comunicazioni, il filo e Internet il contemporaneo e la macchina fotografica il passaggio tra le due dimensioni.
Naohiro Utagawa
Not titled 2018
digital C print
cm 60 x 40
Courtesy T293, Roma
Siwa Mgoboza vince il Premio Fotografia Under 35 – seconda edizione
Alla sua seconda edizione il Premio, nato da un’idea di Adriana Polveroni, direttrice artistica di ArtVerona – la cui giuria è composta dall’imprenditore e fotografo Riccardo Aichner, che sostiene il premio, Gabriele Tosi, curatore, Beatrice Pediconi, artista – si propone di supportare la ricerca nella fotografia contemporanea per promuoverne attualità e valore.
La commissione ha scelto l’opera di Siwa Mgoboza, The Department of Afrocorrectional Services I, presentata in fiera da Boxart Galleria d’Arte di Verona, per la capacità dell’opera di esprimere in fotografia un linguaggio pittorico e performativo che rimanda a temi di attualità politica e antropologica. Il giovanissimo artista di Cape town costruisce un linguaggio ibrido, efficacemente omologo alla necessità di ripensare all’identità in termini di miscele di genere e di culture.
Siwa Mgoboza
The Department of Afrocorrectional Services I 2016
stampa a getto di inchiostro 90×70 cm
Edizione di 6 esemplari
Courtesy Boxart Galleria d’Arte, Verona
Anna Rita Santoro