Presso il Centro di mostre e Studi sull’Arte Contemporanea di Via Giacinto Mompiani a Roma, ha riscosso il favore del pubblico e della critica la mostra di dipinti (sino al 4 febbraio) di Lorenzo Vecchietti, giovanissimo pittore del Norditalia ( per singolare coincidenza storica, omonimo di quel “Lorenzo Vecchietti pittore” , cioè Lorenzo Di Pietro detto “Il Vecchietta”, 1412- 1480, ricordato da Giorgio Vasari nelle sue celeberrime “Vite”!). Mostra curata dallo storico dell’ arte Egidio Maria Eleuteri, docente alle Università di Fiburgo e Oradea, Segretario generale della Fondazione Belle Arti di Roma.
Sono dipinti, questi di Vecchietti, che a un forte senso cromatico uniscono l’ intento, e l’ indubbia capacità, di scandagliare i fondali della psiche umana: alla ricerca di quei rapporti tra arte, genialità e labirinti della psiche stessa già indagati a loro tempo, pur da prospettive molto diverse,da pensatori come Sigmund Freud e Benedetto Croce. Intento che, nel caso di Vecchietti, traspare già dai titoli di molte di queste opere: come “Cuore e mente”, “Le Vibrazioni del suono”, “Meditazione”. Dipinti e, in alcuni casi, collages: realizzati riciclando veramente materiali d’ogni tipo, e che davvero ricordano gli storici collages di Marinetti e altri artisti futuristi.
Vecchietti, scrive Egidio Maria Eleuteri nel catalogo della mostra , nonostante ” la sua giovanissima età, sia anagrafica che pittorica, esprime in questi suoi ultimi dipinti quel senso atavico del Presagio, ma ancor piu’ vivifica nei suoi lavori quella aurea intima che nascendo dal profondo dell’anima, lascia i recessi piu’ nascosti per arrivare ed esistere sulla tela”.
Art Director e responsabile dell’allestimento della mostra, Giuliano Ruggeri; coordinamento e relazioni internazionali, John Jan Popovic; Catalogo edito da Millennium, 2019.
Anna Rita Santoro