E’ morto Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori del mondo. Aveva 91 anni. Qualche giorno fa si era rotto il femore. E’ morto nella notte al Campus biomedico di Roma per le conseguenze della caduta. I funerali di Ennio Morricone si terranno in forma privata «nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza.
Nato a Roma il 10 novembre 1928, Morricone studia al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, dove si diploma in tromba. Ha scritto le musiche per più di 500 film e serie tv, oltre che opere di musica contemporanea. La sua carriera include un’ampia gamma di generi compositivi, che fanno di lui uno dei più versatili, prolifici e influenti compositori di colonne sonore di tutti i tempi. Le sue musiche sono state usate in più di 60 film vincitori di premi. Dal 1946 a oggi ha composto più di 100 brani classici, ma ciò che ha dato la fama mondiale a Morricone come compositore, sono state le musiche prodotte per il genere del western all’italiana, che lo hanno portato a collaborare con registi come Sergio Leone, Duccio Tessari e Sergio Corbucci, con titoli come la Trilogia del dollaro, Una pistola per Ringo, La resa dei conti, Il grande silenzio, Il mercenario, Il mio nome è Nessuno e la Trilogia del tempo. Dagli anni settanta Morricone diventa un nome di rilievo anche nel cinema hollywoodiano, componendo musiche per registi americani come John Carpenter, Brian De Palma, Barry Levinson, Mike Nichols, Oliver Stone e Quentin Tarantino. Cruciale in Italia la collaborazione con Tornatore, con il quale stringerà un sodalizio professionale e umano di livello straordinario. Ricchissimo il suo palmarès: nel 2007 ottiene il Premio Oscar alla carriera, nel 2016 quello per la migliore colonna sonora per “The Hateful Eight” di Tarantino, dopo aver ottenuto cinque nomination per “I giorni del cielo” (1979), “Mission” (1987), “The Untouchables – Gli intoccabili” (1988), “Bugsy” (1992) e “Malèna” (2001). Vince inoltre 3 volte il Golden globe e 6 il Bafta. Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 1995. In Italia, tra gli altri, 10 David di Donatello e 10 Nastri d’argento.
In occasione dell’Oscar 2016, la dedica con tanto amore alla moglie Maria “Quella dedica era piena della sua tenerezza. Aveva una moglie, quattro figli. Una vita difficile, perché è complicato per gli altri membri della famiglia rapportarsi con personalità di questo genere, che a volte possono perfino risultare ingombranti. Per lui la famiglia era un nido, anche se poi stava più fuori che con loro, o chiuso a scrivere o lontano per i concerti. Sua moglie Maria ha sempre detto: “quando non potrà più fare musica muore”. E così è stato.
La morte di Ennio Morricone ci priva di un maestro, ma ci fa anche comprendere quanto siano importanti per gli uomini l’arte e la cultura. Ce ne rendiamo conto in questi momenti, quando la memoria ci spinge a ripercorrere i momenti, le melodie, le risate, le tensioni, le emozioni condivise in nome di qualcosa che non si vede e non si tocca ma che ti fa vivere: la musica, il cinema. Un uomo ruvido e dolce come era Ennio ci lascia un’eredità bella ma oggi al contempo difficile: credere nella qualità e nella bellezza, saper essere raffinati e popolari insieme senza compromessi e tradimenti.
Buon viaggio, Ennio: troverai in cielo il Signore dell’armonia e chi saprà condividere il tuo desiderio di rigorosa bellezza.
Anna Rita Santoro