In occasione del 70 anni dalla scomparsa del suo più illustre cittadino Luigi Russolo, fondatore con Marinetti. Boccioni, Severini e Balla del movimento del Futurismo, la città di Portogruaro gli rende omaggio con la mostra “Ale Guzzetti Vs Luigi Russolo”. Non a caso il contemporaneo Guzzetti si muove in un’ottica di macchine del rumore come gli Intonarumori di Russolo. Come dichiarato dal curatore Boris Brollo: «L’opera di Ale Guzzetti – mai nome fu scopertamente scoppiettante e futurista, si forma fra figure che richiamano, la scultura, o se vogliamo l’oggetto e inseguono il suono nella loro destinazione finale. Divengono così macchine parlanti o urlanti. Macchine che comunque intese si originano dalla cultura futurista vicina al Bruitismo, o, al Rumorismo di Luigi Russolo. Egli è il padre oramai conclamato della musica elettronica nel suo sviluppo tecnologico grazie ai suoi “ingegni” tipo Intonarumori o Rumorarmonio. Meccanismi particolari che hanno cambiato il suono della musica moderna».
Ale Guzzetti, classe 1963, nasce a Tradate in provincia di Varese, Studia pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano e musica elettronica presso il Politecnico di Milano, il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova e la School of Computing and Electronics della Plymouth University UK. E’ tra i primi artisti italiani a dedicarsi all’arte interattiva, e già nel 1983, appena ventenne, realizza le forme e i circuiti elettronici delle sue sculture sonore, in grado di produrre suoni, voci e piccole sequenze sonore, permettendo allo spettatore , attraverso la vicinanza e il contatto di interagire con esse attraverso sensori.
Dal 1999 lavora anche ad un progetto molto particolare il: techno sound gardens, con installazioni di nano-sculture sonore alimentate dalla luce solare e dislocate in ambienti naturali quali: i Giardini di Villa Panza a Biumo, il Bytc Park di Pechino, I parchi del Marocco, le Isole Galapagos, i vulcani dell’Ecuador e delle Isole Azzorre, le isole artificiali degli Emirati Arabi, il deserto dell’Uzbekistan e i giardini zen del Giappone. Ha ricevuto numerosi premi, tra questi, per menzionarne solo alcuni: Prix Ars Electronica di Linz nel 1991 per la sezione Interactive Kunst e il Premio Casoli di Fabriano nel 2006. Invitato alla Biennale Aperto Vetro di Venezia del 1998 è tra i cento artisti del mondo presenti alla mostra Next Millennium Museum del Victoria & Albert Museum di Londra nel 2000. Ha esposto con numerose personali presso la Fondazione MUDIMA di Milano, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, e la Fondazione Mastroianni di Arpino. Tra le collettive è stato presente al Festival dei Due Mondi di Spoleto, presso la Galleria Nazionale di Praga, al Musee Art Contemporain di Montreal, al Museum fur Sepulkralkultur di Kassel, e al MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo – Roma.
Come asserisce il curatore della mostra: « Poteva il nostro Ale Guzzetti, già vincitore del Festival interattivo Ars Elettromica di Linz nel 1991, sottrarsi e non seguire questa strada aperta dal Russolo per le sue sculture sonore, o per le sue automazioni parlanti?. Ale Guzzetti si muove sul confine dell’elettronica pura che si coniuga al vocalismo (Sprechgesang) di Arnold Schonberg dentro una facciata da artista visivo che conosce la musica elettronica avendone frequentato i corsi in Padova, ma soprattutto usando questo suo sapere per dare vita all’oggetto muto, dentro la più bella tradizione orale dell’altro da sé, che ti parla. Ricorso ad Omero? o, meglio ancora, alla voce del cespuglio di fuoco che parla a Mosè nel Sinai senza proferire suono? Ma pure al Golem che spaventa i bambini ebrei nella Berlino dannata? O ancora , e più vicino ai nostri tempi, quale Avatar di ognuno di noi replicanti e coatti a ripetere come ci ha insegnato Freud? A queste domande, usando l’intuizione futurista, credo che Ale Guzzetti tenti di darsi, e dare a Noi, una risposta».
“Ale Guzzetti Vs Luigi Russolo” si inaugurerà il 12 agosto 2021 alle ore 19.00, presso la sede dell’Agenzia Aiap Art Agency e Bolzicco Arte, in via Garibaldi n. 41/51, e resterà aperta al pubblico sino all’11 settembre 2021. La mostra è stata realizzata e curata da Boris Brollo con il contributo del Comune di Portogruaro e grazie alla sponsorizzazione di Officine Clementi di S.Stino di Livenza .
di Daniela Paties Montagner
Immagine in evidenza: Cena daTitti -1989 – plastica-circuiti elettronici recitanti poesie di G. Majorino – Collezione privata Costa, Valenza