Marina Corazziari è una stilista di originalissimi gioielli, apre la sua prima bijoux-teca a fine anni ’80 a Bari. Docente di storia del gioiello, lavora tra Roma, Firenze, Milano, Parigi e Trani dove risiede da alcuni anni. Al suo attivo oltre 200 mostre personali, in Italia e all’estero, tra le quali quella al Museo del Grand Palais a Parigi nell’88 per la Biennale “des Femmes”, a Savona. Sono tanti i progetti che la vedono protagonista, tra questi lo spazio “Art D’Or, Galleria Multimediale del made in Italy” di cui è la Presidentessa.
Recentemente, nonostante il difficile momento che stiamo attraversando, la stilista ha collezionato altre gran belle soddisfazioni. Si è concluso infatti, con grande successo “Gala Art D’or – Premio Eccellenze”, evento fortemente voluto da Marina Corazziari, tenutosi a Bari, lo scorso 30 luglio, a Villa Erada a pochi passi dal Teatro Petruzzelli La kermesse ha avuto come madrina la splendida attrice Ottavia Fusco Squitieri.
A condurre la serata, il cui intento è stato quello di promuovere il territorio attraverso le sue eccellenze in ogni ambito, dalla cultura all’enogastronomia, dalla musica all’arte, una bella e spumeggiante Erika Gottardi, sullo sfondo il contributo di arte, moda e suono nella creazione delle immagini e della musica del DJeM abbinata ai colori ironici e spudorati degli acrilici di Guido Corazziari, che generosamente ne ha donato uno per devolverlo in solidarietà, gli abiti di un maestro del glamour come Massimo Crivelli, gli abiti scintillanti di Arianna Laterza e la creatività di Filippo Laterza. Torte fashion di tessuto e seta di Dominique Dellisanti e infine i gioielli meravigliosi della padrona di casa, Marina Corazziari Jewels.
All’evento hanno partecipato molti professionisti, che con il loro operato si sono contraddistinti nei vari settori.
Tra le eccellenze prescelte che hanno ricevuto l’importante riconoscimento Figurano: Ottavia Fusco Squitieri Premio alla memoria del regista Pasquale Squitieri, Mary Marabini – Professioni della Moda, Filippo Laterza – Moda, Tarshito; Arte, Cristina Caiulo – Architettura, Alessandro Loprieno – Cinema, Prof. Francesco Schittulli – Medicina, Dott. Elio Costantino – Solidarietà, Dott. Francesco Longobardi – Volontariato/Formazione, Prof. Matteo Gelardi – Scienza, Avv. Eufemia Ippolito – Finanza, Enrica Simonetti – Giornalismo, Maurizio Gagliano – Comunicazione, Walter D’Errico – Media, Grazia Pitorri– Giornalismo , Mirna Diliddo – Promesse Young, Cav. Luciano Pio Papagna – Imprenditoria Wedding, Nicola Mecca – Imprenditoria Food Mirko Guglielmi – Art DirectorWedding e Spettacolo. Fotografo ufficiale della serata Checco Di Tullio.
Cosa vuol dire per lei essere “stilista”?
«Essere stilisti non vuol dire gestire la moda ma essere il tramite tra l’abito e la persona che lo andrà ad indossare. Essere l’artefice della propria eleganza in modo che quello che si indossa diventi unico, tornare al ‘fatto a mano’. Tornare al capo finito come un prodotto esaltando i valori reali del nostro mondo che sono principalmente le persone e poi ago e filo, sapienza e manualità, materiali e lavorazioni, tessuti, abiti che raccontano storie, le persone che ‘vivono’ l’abito e sono gli autori dei loro capolavori».
Quando per la prima volta si è resa conto di riuscire a trasformare nel concreto la sua creatività?
«Ho iniziato sin da bambina a rendermene conto. Raccoglievo le conchiglie sulla spiaggia e poi regalavo alle mie amichette le mie prime creazioni … mi è venuto tutto subito naturale…».
Qual è la collezione a cui è più legata?
«Sicuramente quelle Collezioni per i grandi stilisti che ho realizzato in passato in sinergia con le loro creazioni».
Il gioiello per lei è…?
«Patrizia per me il gioiello è vita, è simbolo di riconoscimento, carattere, personalità e di Unicità».
Ha all’attivo tante mostre ed eventi prestigiosi che ha curato personalmente. Qual è stata la manifestazione che ancora oggi ricorda con maggiore affetto e perché?
«Sono state davvero tante. Ricordo a soli 18 anni l’Esposizione al Museo del Grand Palais a Parigi per la Biennale des Femmes e poi il seminario con la sfilata al Teatro Piccolo all’Arsenale durante la 54esima Biennale di Venezia … Poi tantissime Sfilate di AltaModa».
Quale sarà la sua prossima creazione?
«Tutto ciò che nasce da un suggerimento che ha catturato la mia attenzione … Un particolare … Un qualcosa ancora di inespresso».
Può anticipare ai nostri lettori quale sarà il prossimo appuntamento che la vedrà protagonista?
«Sono davvero tanti i nuovi progetti. Quello che è sicuro è che con Spazio Art d’Or, Galleria Multimediale del Made in Italy, di cui sono Presidente, ne vedrete ancora delle belle!».
Patrizia Faiello