Nato ad Udine il 19 novembre 1929, sin da piccolo rivela la sua inclinazione verso l’arte e la pittura , e dopo gli studi al Liceo artistico e presso lo studio di Emilio Vedova , ancora giovanissimo, partecipa all’Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia del 1948, la prima del dopoguerra con l’opera “Ferrovia”. Seguendo l’esempio dello zio Modotto, uno dei più importanti pittori udinesi degli anni Trenta, è uno dei protagonisti del rinnovamento in senso novecentista dell’arte friulana assieme ai fratelli Mirko, Dino e Afro Basaldella, a Filipponi e a Candido Grassi.
Agli inizi degli anni Cinquanta, grazie ad una borsa di studio del Ministero italiano della Pubblica Istruzione va a vivere a Parigi, dove conoscerà i maggiori rappresentanti della cultura figurativa d’Oltralpe, ma questo e’ solo l’inizio di una lunga vita costellata da viaggi. Si trasferirà infatti poi a Bruxelles e a Londra per rientrare successivamente in Italia. Nel 1965 visita il lager di Terezin, nelle vicinanze di Praga, dove furono deportati migliaia di bambini, e vede sui muri del lager le tracce lasciate da queste povere vittime innocenti : graffiti, disegni,cuori.. Questo viaggio turberà intimamente il Maestro udinese, e dal quel momento anche la sua arte verrà influenzata. Dagli anni Sessanta si dedica alla scultura con lavori in pietra, ceramica e bronzo con figure di cavalli e cavalieri oltre che a numerosi animali, e principalmente: gatti e uccelli. Molte sono le mostre collettive e personali al suo attivo e la lista sarebbe infinita. Solo per menzionarne alcune da ricordare: La Biennale d’Arte di Venezia del 1950 e quelle del 1954, del 1956 , oltre a quella del 150º anniversario dell’Unità d’Italia del 2011 con l’opera “l’arte non è cosa nostra[“.. Tra il 1952 2 il 1973 partecipa a cinque edizioni della Quadriennale di Roma, ed è uno dei premiati della VII edizione del 1955-1956.. Partecipa a grandi manifestazioni sia nazionali che internazionali, oltre che a numerosi premi, come ad esempop :al Premio Esso e a quello Marzotto, al Premio Burano e a quello Autostrada del Sole, a quello Internazionale del Fiorino.
Tra le varie mostre va ricordata anche quella della Nuova pittura italiana al Museo Kumakura in Giappone,oltre alle numerose esposizioni a lui dedicate in diverse istituzioni museali, quali quella al Palazzo dei Diamanti a Ferrara, al Grand Palais di Parigi, al museo Villa Breda di Padova, a quella per i suoi ottant’anni del 2009-2010 al Museo Ebraico di Venezia e a Roma, e successivamente nel 2012 alla Casa dei Carraresi di Treviso, A villa Manin, al Museo Nazionale di Ravenna e molte altre ancora.
Lo scorso 04 maggio 2022 il Maestro Giorgio Celiberti ha incontrato il Ministro Dario Franceschini al Collegio Romano, sede del Ministero a Roma, ed ha ricevuto un encomio alla sua lunga carriera artistica, ed oggi 19 novembre 2022, Giorgio Celiberti compie 93 anni.
Tanti auguri Maestro! Buon compleanno!
di Daniela Paties Montagner
immegine in evidenza: Giorgio Celiberti, foto di Daniela Paties Montagner