Dopo il grande successo del Premio “Comunicare l’Europa” del 7 febbraio a Roma, lo “Spoleto Meeting Art” a cura di Luca Filipponi e Paola Biadetti riapre con nuove mostre e attività culturali. L’11 febbraio al Caffè Letterario del Sansi in Spoleto è stata inaugurata la mostra del pittore Massimo Bigioni e dello scultore Marsilio Pianosi. Due maestri a confronto con la presentazione critica ed artistica del Prof. Luca Filipponi, della Dott.ssa Paola Biadetti, del Dott. Sandro Costanzi, della giornalista Maria Cristina Mancini, della responsabile di “Aion Art” Stefania Montori e dell’artista abruzzese con fama internazionale Nestore Bernardi.
Conosciamo meglio questi due artisti.
Il reatino Massimo Bigioni, amante dell’arte sin da bambino, la tiene “nel cassetto” per concretizzare una famiglia e una stabilità economica e lavorativa. Quest’amore però non finisce e viene fuori in un Bigioni adulto, imparando tutto dai grandi maestri del ‘500 e del ‘600, in particolar modo da Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Sperimenta abbinamenti cromatici, dipingendo anche a mano per trasmettere emozioni. Ha l’impulso istintivo di comunicare semplicità, rappresentando scene disarmanti nella loro realtà e nel loro significato più puro. La sua arte si articola in due filoni principali che viene trasmessa attraverso le tele. L’arte “contadina” mette in luce la nobiltà di personaggi comuni, svelando una dignità che è presente in ognuno. Bigioni esplora anche la linea dell’arte “sacra“, creando opere di grande impatto emotivo e visivo.
Lo scultore candelarese, Marsilio Pianosi, realizza le sue opere utilizzando il legno. Questo materiale con cui realizza le sue sculture, ne sceglie di vari tipi, in base al soggetto da realizzare: salice, ciliegio, pioppo, olmo, tiglio e soprattutto noce. La lavorazione del legno permette all’artista di animare e concretizzare il suo percorso narrativo grazie anche alla sua bravura e alla sua originalità nel scegliere forme per le sue sculture di carattere figurativo.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 di febbraio.
Agostino Fraccascia