Stasera la casa d’aste londinese Christie’s, metterà all’incanto un dipinto pressoché sconosciuto di Van Gogh. Si tratta di un’olio su tela, dipinto nella primavera del 1885 e raffigurante Gordina De Groot, che alcuni ritengono essere stata l’amante dell’artista. L’opera fa parte, infatti delle decine di ritratti, conosciuti genericamente come “Teste del popolo” e raffiguranti contadini e contadine senza nome del villaggio di Nuenen, ma fra queste, Van Gogh, menzionò al fratello Theo, in una lettera, proprio il nome dell’allora trentenne Gordina De Groot, come uno dei soggetti dei ritratti. Oltretutto Gordina, è anche uno dei personaggi che si ritrovano nel primo capolavoro giovanile di Van Gogh, vale a dire “I mangiatori di patate”. A sostegno del rapporto sentimentale tra Van Gogh e la giovane donna, vi è anche il fatto che la ragazza, ebbe un figlio, il certificato di nascita del quale non riporta il nome del padre, tanto che le voci del paese lo attribuivano, appunto al pittore. Comunque sia, anche la casa d’aste londinese dimostra di puntare su questo aspetto gossip dell’opera, visto che nella scheda di presentazione della stessa nel catalogo dell’incanto di stasera si legge: “Sebbene Van Gogh, abbia negato con veemenza queste affermazioni, la presente opera suggerisce comunque una particolare tenerezza tra l’artista e la modella, evidente nella forza del suo sguardo”. Insomma, questo ritratto, che sia di Gordina, o meno, alimenta il mistero sulla vita di Van Gogh, sulla quale tanto si è letto e scritto, ma che, a cominciare dalla sua morte, ancora non chiara, risulta essere non solo avventurosa, ma davvero misconosciuta. Come misconosciuto, è stato anche il dipinto in questione, del quale peraltro esistono altre due versioni, ad una delle quali, esposta presso il Van Gogh Museum di Amsterdam, si riferisce l’immagine di copertina ed a corredo dell’articolo, mentre l’altra si trova alla National Gallery of Scotland di Edimburgo.
Per centoventi anni, infatti, il ritratto di Gordina, protagonista dell’asta di stasera, era rimasto nella collezione di famiglia del banchiere dell’Aia, Henri Daniel Pierson, che lo aveva acquistato nel 1903, da un commerciante di Rotterdam, Christiaan Oldenzeel, che a sua volta lo aveva comprato da uno scaltro antiquario di Breda, che per un Fiorino e qui fa sorridere l’importo praticamente simbolico che ci rimanda alla comicità di Benigni e Troisi aveva preso nel 1902 un lotto di quaranta dipinti di Van Gogh. Dai 5 centesimi e mezzo di Fiorino, pagati in origine dall’antiquario di Breda, il ritratto di Gordina, stasera partirà da una base d’asta di 1 Milione e mezzo di Sterline e vedremo se, vista la storia dell’opera, riuscirà ad andare oltre almeno i due Milioni, come si aspettano i responsabili della casa d’aste londinese, obbiettivo certamente alla portata.
Luca Monti