di Alberto Zei
Anche in questa settimana di agosto, in ogni “notte di mezza estate” all’Isola d’Elba, nei locali della Gran Guardia medicea, sede di Portoferraio del Circolo Artisti elbani, prosegue la mostra questa volta, del Maestro Alessandro Grosso, cadenzata sulla diversità dei soggetti dei quadri presentati. Si tratta di un’ esposizione che ben si presta ad una più approfondita osservazione da parte dei visitatori i quali, oltre naturalmente all’aspetto reale dei dipinti, ossia, così come sono, possono cogliere anche i valori reconditi delle possibili interpretazioni. Sintetizzando la tipologia delle opere, si può dire che queste evidenziano sostanzialmente due impostazioni di stili: uno di pittura astratta nella quale domina la luce; l’altra, di un moderno impressionismo che si esterna con soggetti della realtà quotidiana a cui questo pittore attribuisce pennellate di vibranti colori. Tra le tele di arte astratta, una tra le più rappresentative è quella qui riportata, che esprime la forma luminosa che dà corpo alla gamma dei colori che la circondano. L’ altra, tra quelle attribuite all’impressionismo, è la seconda immagine ed è forse la più emblematica della categoria. Da un primo sguardo di insieme sulla disposizione della mostra, si riesce a cogliere l’ armonia delle forme di questo genere di pittura in cui domina soprattutto l’ intensità luminosa dei colori a prescindere da quelli reali dei soggetti dipinti.
Luci e colori – Le opere così concepite, prendono sostanzialmente corpo dall’immaginoso mondo interiore dell’artista che vede la propria realtà creativa in modo molto emozionale tanto che le ombre vengono da questi utilizzate solo come una necessità da subire, per meglio magnificare la luce. Nel contesto dei suoi lavori egli trasferisce nei dipinti una vera e propria esplosione cromatica di lucente vividezza, ora delineata in forme apparentemente statiche sullo sfondo, ora da sovrapposizioni espresse in tratteggi arabescati nei quali domina immancabilmente la luce. È così che lo spessore delle pennellate si sovrappongono con differenti toni e tratteggi che danno alle immagini un carattere interpretativo, talvolta poco determinato ma così fermamente voluto dall’autore. La prerogativa di questo genere di pittura è quello di lasciare all’osservatore il piacere di essere lui stesso ad intuire le immagini tracciate cosi come non di rado avviene, per attribuirgli un significato non necessariamente coincidente con quello dello stesso autore.
La sensibilità del Maestro – Dall’osservazione del contesto generale dei quadri presentati si evince che l’ autore spesso non si pone proprio l’intento di aggiungere alcun significato diverso da quello che la stessa opera semplicemente esprime. La importante chiave dei suoi dipinti è che talvolta non si prestano alla classica comparazione con la realtà originale dei soggetti ritratti. Questi infatti, possono aver dato soltanto lo spunto all’immaginoso mondo interiore di questo artista che dipinge attraverso la propria realtà emozionale. Ma alla fine è proprio l’interpretazione dei suoi quadri che fa evincere dalle forme che li compongono, il suo secondo significato che a sua volta, manifesta l’arte dell’arte pittorica. Ma di quale arte si tratta? Quella di saper dare all’intrinseca validità del dipinto un valore aggiunto, talvolta anche molto più grande dell’opera stessa che lo crea. E’ questa l’arte dell’ arte.