Dal 1 al 3 marzo a Dubai si svolgerà la diciassettesima edizione dell’Art Dubai dove arriveranno oltre centoventi presentazioni provenienti da oltre quaranta paesi suddivise in quattro sezioni: Contemporanea, Bawwaba, Moderna e Digitale. La fiera presenterà nuove prospettive globali e un’ampia programmazione parallela che include nuove importanti commissioni di artisti, spettacoli, conferenze, workshop e programmi educativi.
Per quanto riguarda il settore digitale avrà modo di partecipare una nostra eccellenza italiana: Matteo Mandelli. L’artista lombardo, classe 1988, conosciuto come “YOU”, attraverso le sue opere esprime la sua immaginazione più profonda, creando un regno che ancora non esiste. Mandelli è tra i maggiori esponenti del movimento “Phygital” in Italia e trova la sua ispirazione nel movimento spazialista e negli anni ’80, con una particolare influenza dalle opere del maestro Lucio Fontana. Mandelli ha dato vita a un’idea a quella dell’artista italo-argentino, ma l’ha resa concreta e percettibile. Ha ampliato e completato il concetto originale, aggiungendovi la sua impronta personale.
L’artista non usa la tela, il supporto tradizionale per eccellenza, ma lo schermo, un medium di ultima generazione. Lo schermo rappresenta il progresso tecnologico e il flessibile taglio è il suo pennello moderno. Quando lo schermo viene toccato, i cristalli liquidi si rompono e creano nuovi colori e nuove possibilità. Questi nuovi elementi formano l’opera d’arte, che è una generazione digitale su un supporto fisico. La particolarità di questa operazione è che Mandelli trasforma un concetto infinito come la tecnologia in qualcosa di mutabile. L’opera cambia e invecchia con il proprietario fino a spegnersi. Ogni schermo è accompagnato da un NFT che testimonia il primo contatto tra l’artista e l’opera. Quando lo schermo si spegne, diventa una testimonianza e la controparte digitale diventa l’opera vera e propria, che può essere conservata e fruita.
Il “Phygital” come dice la parola stessa è la fusione dei vocaboli “fisico” e “digitale”, ovvero è essenzialmente l’integrazione fra il mondo fisico e quello digitale. Un’esperienza “Phygital” si basa su tre elementi: immediatezza, immersione e interazione.
La sezione “Digital” dell’Art Dubai è giunta alla sua terza edizione ed esplora l’incrocio fra l’arte dei nuovi media e le tecnologie allo scopo di ampliare la nostra comprensione della cultura contemporanea. Quest’anno questa sezione è curata da Auronda Scalera e Alfredo Cramerotti, co-direttori dell’Infinity Art Museum nel metaverso e della piattaforma curatoriale ed editoriale Multiplicity-XXnft. Il 2024 promette di presentare una visione espansa delle tendenze artistiche, con una varietà di media tra cui video digitale, realtà aumentata, intelligenza artificiale, NFT e molto altro.
Mandelli in questa avventura in terra araba è supportato dalla startup Cinello, che sarà parte integrante della performance, attraverso la propria tecnologia DAW, con la quale si crea opere digitali certificate e uniche, offrendo una nuova prospettiva per la fruizione dell’arte digitale. L’arte digitale è un prodotto del nostro tempo e, come tale, ci permette di esplorare nuove forme di espressione e di comunicazione. Per comprendere l’arte digitale, è necessario comprendere il contesto sociale in cui essa nasce e si sviluppa.
Eleonora Francescucci