Ex Vite , Rosato Salento Igt da uve Negroamaro, nato nel 2022 dalla collaborazione tra Opera Seme e la Cupertinum, storica Cantina di Copertino fondata nel 1935. Ex Vite – il vino salentino per la Santa Messa, dall’espressione latina “dalla vite”, rigorosamente “ex genimine vitis” (dal frutto della vite) a norma del Codice di Diritto Canonico (can 924 § 3) e di tutte le prescrizioni ecclesiali in materia. La sua idoneità all’uso sacramentale è controllata e certificata dal Vicario Generale della Diocesi di Nardò Gallipoli. Ex Vite è un prodotto della filiera Opera Seme, e come ricorda il Presidente di Cupertinum Francesco Trono: « Ex Vite, nasce dalla collaborazione tra Opera Seme e la Cupertinum ed è il primo e unico Vino per la Santa Messa a essere prodotto in Puglia. È importante partire da ciò che il territorio offre per valorizzarlo, potenziarlo e rileggerlo: la cultura agricola innanzitutto. È necessario coinvolgere le realtà cooperativistiche e sociali, enti pubblici e privati cittadini, investire gli ambiti della produzione, della vendita e della formazione nella direzione di un cambiamento culturale, per il rispetto del territorio.»
In virtù di questa bella iniziativa , si ampliano le proposte Opera Seme, un progetto di Economia Civile a cura di Don Giuseppe Venneri (responsabile del progetto stesso), voluto dalla Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli (LE) che, grazie ad una solida rete di relazioni tra i diversi produttori locali, tra questi: l’antica cantina del Salento Cupertinum, la Caritas Diocesana di Nardò-Gallipoli rappresentata da Mons. Fernando Tarcisio Filograna ( Vescovo di Nardò ) e la Coop. Soc. Ipso F.A.C.T.O., riesce a valorizzare il territorio, il lavoro e le persone oltre a promuovere i prodotti facenti parte della filiera “Opera Seme”.
«Ex Vite è un vino particolare perchè si trasforma in sangue di Cristo. Oggi dobbiamo lavorare sempre più assieme, con comunità di intenti, con coesione. Dobbiamo valorizzare i territori e i prodotti che ne derivano”, ha continuato ricordando come il lavoro dei monaci per tanti secoli ha contribuito alla storia della cultura del vino, concludendo: “Nella Bibbia ricorrono tre elementi: il vino, l’ulivo, il grano. Sono tre colture principali della nostra terra. Noè, la prima pianta che piantò dopo il diluvio fu la vite, la vite perché il vino è simbolo di festa, di gioia, di comunione”, così ha dichiarato Mons. Fernando Tarcisio Filograna durante una conferenza stampa.
E, come recita il il Diritto canonico, Canone 924, paragrafo 3: “Il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato. L’Istruzione “Redemptionis Sacramentum” specifica (capitolo III, paragrafo 50): Il vino utilizzato nella celebrazione del santo sacrificio eucaristico deve essere naturale, del frutto della vite, genuino, non alterato, né commisto a sostanze estranee. Ecco quindi che nasce EX Vitis , presente anche alla 54. Edizione di Vinitaly a Verona– la più grande manifestazione al mondo organizzata da Veronafiere dedicata al mondo dei vini.
di Daniela Paties Montagner
per ulteriori informazioni: www.cupertinum.it
foto in evidenza© Cupertinum Antica Cantina del Salento 1935