Non tutti sanno che Israele, oltre alle bellezze storiche, paesaggistiche e culturali e alle tante startup tecnologiche può vantare un settore vitivinicolo molto dinamico, fiorente e caratterizzato da produzioni di qualità che saranno protagoniste lunedì 8 luglio alle ore 11:00 in Campidoglio con due medaglie d’oro e una d’argento alla premiazione della XXII edizione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino.
A vincere la medaglia d’oro è stata la cantina Kadma con il suo Petit Verdot dei monti della Giudea, 2021 vinificato in purezza.
Fondata nel 2010, l’azienda vinicola Kadma si trova nel Moshav Kfar Uriah, a metà strada tra Gerusalemme e Tel Aviv. L’azienda, a conduzione familiare, ricorre ad antiche tecniche di produzione regionali e si distingue, in particolare, per la fermentazione in grandi botti in terracotta provenienti dalla Georgia, paese d’origine della proprietaria Lina Slutskin. Queste ultime, prodotte da artigiani custodi della plurimillenaria tradizione, conferiscono sapori e aromi unici ai vini della cantina, che hanno vinto numerosi premi in concorsi enologici nazionali e internazionali. L’azienda è stata fondata a seguito di un’attenta ricerca su numerosi siti di produzione nel mondo, in collaborazione con il professor Amos Hadas, autore di “Vite e vino nell’archeologia dell’antico Israele” e dietro consulenza del dottor Arkadi Papikian, tra i migliori produttori di vino in Israele. Il vigneto cresce su roccia calcarea sulla sponda meridionale del fiume Nahal Harel e lungo lo sperone del vicino uadi sono presenti antichi frantoi.
A vincere una medaglia d’oro è stata anche la Cantina Nevo, sempre con una varietà Petit Verdot dei monti della Giudea, 2021. Fondata nel 2002, l’azienda vinicola Nevo è ubicata nel moshav Mata, nel cuore d’Israele, in un’area montuosa ideale per la coltivazione della vite, caratterizzata da ampia insolazione e notti fresche, adeguate precipitazioni e terreni ricchi di minerali. L’azienda, a conduzione familiare, è specializzata nella produzione di vini rossi kosher (Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, altro) in serie limitate (per un totale di circa 14.000 bottiglie all’anno). I vini sono invecchiati in botti di rovere francesi accuratamente selezionate e alcune annate, in particolare, sono invecchiate in due botti differenti, di un certo tipo per i primi due anni e di un secondo tipo per i tre successivi. Tra i prodotti più apprezzati della cantina figurano particolari vini monovitigno realizzati con varietà d’uva generalmente usate per miscele.
Si è aggiudicato l’argento la varietà Sauvignon Blanc dei monti della Giudea, 2023 della cantina Yaffo. L’azienda nasce dalla storia d’amore tra uno studente israeliano in Francia, Moshe, e una giovane alsaziana figlia di viticoltori, Anne. Erano gli anni ‘70 e Moshe, ospite della famiglia di Anne, s’innamorò profondamente della ragazza, con cui mise su famiglia, e della passione alsaziana per la produzione di vino. Nel 1998, quando la tradizione vitivinicola israeliana andava consolidandosi, la coppia decise di dedicarsi a questa produzione aprendo una piccola cantina a Giaffa, in Israele, cui diedero il nome della stessa città. Quest’ultima crebbe in fretta, rendendo presto necessaria una soluzione alternativa. Nel 2006, dopo uno spostamento temporaneo a Tel Aviv, Moshe ed Anna hanno coronato il sogno di trasferire l’azienda nella valle di Elah. Enologo capo è Stephan, loro figlio, laureato in agronomia all’Università Ebraica e con una ricca esperienza in materia vitivinicola accumulata anche attraverso soggiorni di studio a Bordeaux e in Sud Africa.
Nella regione vinicola della Giudea è in cantiere il progetto “Wines of The Bible”, promosso da Iter Vitis, itinerario culturale del Consiglio d’Europa, cui il Ministero del Turismo israeliano si è associato nel 2023.
Trattasi di un percorso enogastronomico d’eccellenza attraverso cantine ebraiche ed arabe e siti naturali e archeologici di Judean Hills che ambisce a valorizzare il significato del vino nell’identità mediterranea nonché il suo ruolo di promozione del dialogo interculturale.
In rappresentanza delle aziende israeliane saranno presenti in Campidoglio Lina Slutskin della cantina Kadma, Nevo Hazan della cantina Nevo e Stephan Celniker della cantina Yaffo, accompagnati dal capo del Consiglio regionale del Mateh Yehuda, Avishai Cohen (nella foto), dal Ministro per gli Affari Scientifici ed Economici dell’Ambasciata d’Israele in Italia, Raphael Singer, e da Roni Iron, direttore del Dipartimento del Turismo del Consiglio regionale, che terranno interventi di saluto.