L’Italia, con il suo paesaggio incantevole, è un Paese circondato dal mare e caratterizzato da un vasto territorio montuoso e collinare. Sebbene le aree interne e montane possano sembrare marginali, in realtà rappresentano una risorsa fondamentale per il futuro. In particolare, queste terre possono giocare un ruolo cruciale nel rafforzare il modello agroecologico, un approccio sostenibile che integra cibo, agricoltura biologica e pastorizia come leve decisive per la valorizzazione dell’ambiente e della biodiversità.
Il 29 e 30 marzo 2025, Roma ospiterà la “Festa del BIO e MontagnaMadre”, un evento che celebra l’agricoltura biologica e la montagna come custodi di tradizioni e culture uniche. La manifestazione, organizzata da FederBio e Slow Food Italia, si terrà all’Orto Botanico di Roma con ingresso libero (dalle 10 alle 18) e offrirà un programma ricco di talk, showcooking, laboratori, degustazioni e la possibilità di acquistare direttamente da oltre 30 produttori di montagna dei Mercati della Terra.
Le aree interne italiane, che coprono oltre il 50% della superficie agricola, sono fondamentali non solo per la biodiversità, ma anche per la sostenibilità del Paese. Questi territori ospitano il 46% delle imprese agroalimentari italiane, e in particolare le aree montane sono crocevia di iniziative che favoriscono l’occupazione giovanile e femminile, con una forte vocazione biologica. Le politiche nazionali mirano a sostenere queste aree fragili, contribuendo al loro sviluppo economico e sociale. Allo stesso tempo, la protezione delle risorse forestali e la prevenzione dei dissesti idrogeologici sono priorità cruciali.
L’agroecologia è al centro delle attività della Festa del BIO e MontagnaMadre, come strumento per contrastare l’abbandono delle terre montane, proteggere la biodiversità e promuovere uno sviluppo agricolo sostenibile. Questa pratica non solo preserva la salute del suolo e delle colture, ma favorisce anche la creazione di nuove opportunità lavorative, soprattutto per i giovani e le donne. Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, ribadisce l’importanza fondamentale della montagna nell’ecosistema e la necessità di ascoltarla per comprenderne le criticità e le esigenze.
La collaborazione con la Mountain Partnership della FAO sottolinea l’importanza di queste aree come custodi di risorse naturali e culturali, e ne sensibilizza il pubblico sulle sfide e le opportunità legate alla vita in montagna. Le iniziative, tra cui il programma di formazione “GROW”, sono fondamentali per affrontare le sfide del cambiamento climatico e migliorare la resilienza agricola.
La Festa del BIO e MontagnaMadre è un’opportunità unica per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile. Ogni attività, dalle degustazioni di prodotti locali alle conferenze sul cibo sostenibile, mira a rafforzare il legame tra agricoltori e consumatori, mostrando come l’agricoltura biologica e il consumo consapevole possano diventare parte di una quotidianità più inclusiva e rispettosa dell’ambiente.
Tra gli eventi in programma, il contest “Buono! È Bio” darà spazio agli studenti delle scuole alberghiere per scoprire e promuovere i benefici dei prodotti biologici. Insieme a showcooking e conferenze, si parlerà anche della dieta mediterranea biologica e dei suoi benefici per la salute e l’ambiente.
L’iniziativa ribadisce che le montagne non sono affatto territori marginali, ma possono rappresentare un futuro di opportunità per chi sceglie di vivere e lavorare in queste terre. Le pratiche agricole moderne, come la castanicoltura e la pastorizia, sono esempi di come sia possibile combinare tradizione e innovazione, rigenerando i paesaggi montani e migliorando la qualità della vita delle comunità locali.
Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, sottolinea l’importanza di ripensare il futuro delle terre alte, puntando su attività agricole sostenibili che possano attrarre nuove generazioni e creare un circolo virtuoso tra agricoltura, turismo e cultura. Il recupero delle tradizioni, come i caseifici turnari o i forni di comunità, è un segno tangibile della capacità di queste terre di affrontare le sfide contemporanee.
La Festa del BIO e MontagnaMadre è più di un evento gastronomico: è un’occasione per riflettere sul futuro delle aree montane e sul ruolo cruciale che l’agricoltura biologica può giocare nel garantire la sostenibilità e la prosperità di questi territori. Con il sostegno di FederBio, Slow Food Italia, la FAO, e l’Università La Sapienza, questa manifestazione si pone l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di scelte alimentari consapevoli, per costruire un futuro più inclusivo, sostenibile e prospero per tutti.
Eleonora Francescucci