ROMA – Perché in Italia, diversamente che in vari altri Paesi europei, soprattutto dell’Europa centro settentrionale, non s’è mai sviluppata una vera socialdemocrazia, capace di diventare – come in Inghilterra, Germania, Paesi scandinavi – forza trainante del governo del Paese?
Perché il nostro Paese continua a rimanere, in sostanza, la terra delle due Chiese, cattolica e comunista?
A queste domande tenta di rispondere l’ultimo libro di Giuseppe Averardi, parlamentare a lungo membro della Direzione dello storico Partito socialdemocratico di Saragat, già direttore della rivista d’area riformista “Ragionamenti: Socialdemocrazia l’altra voce dell’Europa – Un’uscita di sicurezza per l’Italia” (Roma, Data News ed., 2014, pp. 327, €. 20,00).
Alla stesura del libro hanno collaborato anche Fabrizio Federici (con i capitoli sulle socialdemocrazie svedese e austriaca, e l’intervista-prefazione a Franco Ferrarotti, “decano” dei sociologi italiani) e altri collaboratori storici di “Ragionamenti”.
Il libro sarà presentato lunedì 12 Maggio alle 16, presso la sede nazionale della UIL – Via Lucullo 6 – con la partecipazione, fra gli altri, di Luigi Angeletti, segretario generale della UIL, Franco Ferrarotti, Luciano Pellicani – sociologo della politica – e Angelo Sabatini, presidente della Fondazione “Giacomo Matteotti”. Sarà presente l’Autore.