Marco Leoni Mantovani, vive a Milano e ha scritto “I Frustrati” un romanzo edito da Bibliotheka.
Siete tristi? Annoiati? Questo libro farà per voi.
Descrizioni, personaggi, scenari sono così perfettamente scritti che vi affezionerete con estrema facilità.
Il protagonista, un appassionato nei dettagli del vestiario, si chiama Matteo Fumagalli, un amante del rituale del mattino: doccia, scelta dell’abito, pochette e camminata verso il lavoro è un protagonista che vi farà ridere dalla prima all’ultima pagina. Duecento pagine che scorrono con facilità, duecento pagine che vi terranno compagnia grazie al modo di scrivere dell’autore che vi stupirà sempre di più.
Matteo, però, non è da solo, c’è anche la compagnia di Sabrina, che la prima volta insorge a notte fonda a casa del protagonista che, nel mentre, ospita un altro protagonista molto particolare e chiuso verso il mondo: Leonardo che, ama dormire in una scatola all’interno della casa del protagonista Matteo. Poi c’è un’altra donna, Cinzia, dapprima timida poi dimostrerà esser una bella persona, d’animo e di sentimenti.
Un romanzo che dovrebbe prender vita sempre. Un romanzo che dovrebbero conoscere in tanti.
5 stelle su 5 e…. vi passerà il broncio.
Intervistato per l’occasione ecco cosa dichiara:
Come nasce quest’opera letteraria?
In un periodo in cui letteratura e cinema propongono eroi improbabili, ho voluto scrivere la storia di un uomo comune, immerso nella quotidianità nella quale una parte consistente degli individui può riconoscersi. Gesti che si ripetono giorno dopo giorno, anno, dopo anno, ci spersonalizzano, ci trasformano in automi. Nell’era che viviamo, nella quale chiunque vuole ritagliarsi una fetta di popolarità proprio per sfuggire alla routine dell’esistenza, il protagonista vi è perfettamente calato. Oggi vediamo illustri sconosciuti condividere post su Facebook con la modalità “visibile a tutti” e ricevere solo un paio di commenti dai propri contatti, attaccano in maniera pretestuosa politici e giornalisti sulle loro pagine con la speranza, vana, di ottenere un risposta che equivale a un attimo di fuggente celebrità. Matteo Fumagalli, il personaggio principale di questo libro che porta non a caso un nome assai diffuso in tutta la Lombardia, vive con estrema insofferenza la sua normalità.
Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?
Nessuno è semplicemente buono o cattivo, siamo prodotti della società moderna e ci comportiamo di conseguenza. Dostoevskij, attraverso Roman Raskolnikov, protagonista del suo Delitto e Castigo, già diceva che esistono uomini ordinari e uomini straordinari. I primi sono coloro che vedono la loro vita scorrere e non chiedono altro, i secondi sono coloro che hanno il coraggio di agire, andare controcorrente, commettere gli atti più efferati in nome di un ideale o per puro egoismo, certi che la storia li perdonerà. La morale di Matteo gli preclude di macchiarsi di gesti esasperati, ma la voglia di emergere dal grigiore quotidiano non gli impedisce di approfittare delle conoscenze e delle occasioni che gli si presentano. Opportunista? Sì, lo è, ma chi non lo sarebbe, se cogliere una possibilità, forse l’unica della vita, non nuocesse a nessuno?
Leggi il mio libro perché…
È opera di uno che dice (e scrive) ciò che pensa anche se è politicamente scorretto, in barba alla moda radical chic degli ultimi anni.
Progetti futuri?
Un lavoro completamente diverso dal precedente, un romanzo che definirei pulp con molto sesso e violenza trattati in modo esplicito, è in fase di valutazione presso diversi editori. Come inedito ha già ottenuto pareri positivi dalla critica pur non avendomi portato riconoscimenti (in sostanza sono stato finalista, ma non ho vinto il primo premio). Un altro ancora, un fantapolitico, è quasi terminato e poi ho altre delle bozze qua e là. Il prosieguo della mia attività dipende dal successo che ne ricaverò, essendo un tipo piuttosto pragmatico…
Duecento pagine da leggere e da acquistare ad un prezzo di 13 euro.