“NON AVER PAURA: IO TI PROTEGGERÒ DALLO SCHIFO DI QUESTO LAVORO… UCCIDERÒ IO CRIMINALI E TERRORISTI, PERCHÉ NON SIA COSTRETTO A FARLO TU… E RENDERÒ LA MIA ANIMA NERA COME IL CARBONE, AFFINCHÉ LA TUA POSSA RISPLENDERE COME IL SOLE.”
Questa è la solenne quanto drammatica promessa che l’agente Danny Josephson fa alla sua partner Oaky, protagonisti del secondo volume della Trilogia delle Fate di Stefano Carloni, pubblicato da LFA Publisher, si tratta di Nome in codice: Fata .
In questo libro, ambientato un anno dopo l’avventura di Glitter, la Fata delle Querce (per gli amici Oaky) offrirà il suo aiuto e i suoi poteri al MI6, in particolare al suo partner Danny, verso il quale ha sviluppato sentimenti profondi. Tra terrorismo islamico, antiche società occulte e cospirazioni governative, l’autore mette in risalto in misura maggiore il lato oscuro dell’umanità attraverso gli occhi di una nuova piccola eroina, profondamente diversa da Glitter, ma non meno determinata a proteggere la natura e coloro che ama. Ancora una volta la magia e l’elemento fiabesco vengono messi a confronto con la dura realtà del nostro tempo: un’umanità che soffre per mano di un nemico impossibile da annientare, ovvero l’umanità stessa, tra terrorismo, corruzione e avidità sfrenata. Brillante, inoltre, l’uso di elementi ben noti alla cultura moderna, quali la Massoneria e l’ordine dei Templari, e il loro intreccio con il mondo delle fate e l’ordine politico moderno.
Nome in codice: Fata, nella sua brevità, saprà conquistare ed emozionare dalla prima all’ultima pagina, degna continuazione di una saga dalle magiche potenzialità.
Come nasce quest’opera letteraria?
Quest’opera nasce come sequel, seguito del mio primo romanzo “Glitter, avventure di una fatina”. Stavolta la protagonista principale è Fata delle Querce (per gli umani Oaky), una delle tre fatine che nel primo volume della Trilogia delle Fate avevano aiutato Glitter a sventare un attentato terroristico. È passato un anno: Oaky, insieme con le sue sorelle Pina e Alna, è stata arruolata dal controspionaggio inglese, si è integrata pienamente nel modo di vivere degli umani, e abita in casa dell’agente dell’MI6 Danny Josephson, di cui è segretamente e tormentosamente innamorata. Ma nel mondo dello spionaggio la Morte è sempre in agguato; e quando, durante una pericolosa missione, un tragico evento cambierà per sempre la sua vita, la piccola fata, per fare giustizia e salvare ancora una volta il mondo, dovrà accettare l’aiuto di una misteriosa organizzazione che affonda le sue radici nel cupo Medioevo.
Quale messaggio vuoi trasmettere ai lettori?
Il messaggio che vorrei trasmettere ai lettori di questo libro è duplice. In primo luogo un ammonimento a non lasciarsi mai travolgere dall’impeto dei sentimenti, fossero pure i più nobili e intensi: Fata delle Querce ama con tutta se stessa un essere umano, nonostante sappia che questo amore è proibito dalla Natura – le fate infatti sono vegetali senzienti, sono alte solo 7 centimetri e mezzo e sono prive di organi sessuali -, e questa passione travolgente la accecherà fino a un esito tragico… che i lettori scopriranno. Il secondo messaggio che vorrei trasmettere è un invito a usare bene la propria vita, per quanto possa apparirvi banale e insignificante; a fare ciascuno la propria parte, piccola o grande, per rendere questo mondo un posto migliore, proprio come fa Oaky.
Leggi il mio libro perché..
Leggi il mio libro perché… è una storia mista di fantasia e cruda realtà, la storia di una piccola fata al servizio segreto dell’Umanità.
Progetti futuri?
Progetti futuri? Concludere la Trilogia delle Fate. Se tutto va bene, fra qualche mese ci rivedremo qui per parlarne. A presto!
Nome in codice: Fata merita 4 stelle su 5.