“COMBATTI, E QUESTO NON È MALE. HAI ASSAPORATO LA SCONFITTA, MA GUSTERAI ANCHE LA VITTORIA: SE TRASCORRI I TUOI GIORNI IN POSIZIONE DEFILATA SINO ALLA FINE NON AVRAI FERITE, MA VOLTANDOTI VEDRAI UNA STRADA VUOTA.”
Questo è, in poche righe, Mario Pinozzi, protagonista dell’opera d’esordio auto-pubblicata di Marco Moretti.
Nel libro Il senso di Mario per i guai, Mario è un medico che vive una vita comune, ordinaria, sospeso tra il suo lavoro, casa, vecchi ricordi e una sopportabile solitudine. La sua routine verrà spezzata bruscamente nel corso di ogni capitolo del romanzo, in una serie di guai in cui si troverà suo malgrado coinvolto. Tra vicine di casa assassine, drammi familiari e incontri fugaci, Mario, eroe improvvisato, farà tutto ciò che è in suo potere per cavarsela, con l’aiuto dei suoi temporanei alleati ad ogni situazione.
La storia è arricchita da una buona varietà di ambientazioni italiane, tra cui Genova, Milano, Bari e il massiccio dello Sciliar, ma a colpire maggiormente è la caratterizzazione del protagonista. Mario è un uomo qualsiasi, uno di noi, con uno stile di vita che lascia poco spazio a gioie e divertimenti. Forse non ne va fiero, ma è pur sempre la sua vita e intende tenersela stretta.
Come molti di noi, comprende il pieno valore della vita quando è minacciata da fattori esterni, ed è in questi momenti che s’improvvisa eroe e lotta per tirarsi fuori dai guai. A modo suo.
“Chi legge un libro, come chi lo scrive, riceve e dona qualcosa”, come sostenuto dall’autore nelle ultime pagine.
Il senso di Mario per i guai ci dona di certo una storia coinvolgente e appassionante: la storia di uno di noi, che insegna a non dare nulla per scontato in ciò che ci circonda ogni giorno. Ci ricorda in poche pagine come il vero potere sia quello che abbiamo tutti noi: difendere ciò che abbiamo di più caro, perché ci rende ciò che siamo.
Come nasce quest’opera letteraria?
L’ opera nasce come spin-off di un romanzo in cui vive il protagonista dei racconti. Sentivo l’esigenza di continuare il rapporto con Mario e di conoscerlo meglio: senza fare spoiler posso dire che la storia viaggia tra Genova, Milano e la Grecia. In questo paese la vicenda attuale si mescola ai ricordi nel diario di un militare. Mario è un chirurgo plastico dedito a casi difficili e si trova invischiato in una vicenda nera a causa della sua empatia. O meglio grazie al ” Senso per i guai” che lo trascina in disavventure lungo la penisola. In questo lo aiutano o lo pungolano alcuni amici: il fido infermiere greco, un giornalista in cerca di scoop, il commissario milanese che arriva dalla provincia. E le donne, tante e diverse, forti e fragili; il ventaglio degli altri personaggi è assortito, per interpretare storie di vita di cui ognuno di noi può essere protagonista, nelle metropoli come nella provincia. Ci sono riferimenti al romanzo, ma le storie sono auto-conclusive e il lettore può scegliere di iniziare con l’ultima.
Quale messaggio vuoi trasmettere?
Il messaggio si evince dal sottotitolo: “Disavventure di una persone comune, o quasi”. Proprio il quasi fa la differenza, tra una vita banale e una esagerata, il compagno attraente e quello invisibile, la professione esaltante e un lavoro routinario. Chiunque ha in sé il quasi che lo rende un eroe quando deve affrontare un dramma o un pericolo estremo; non parliamo di free-climber o mercenari, ma di uomini che non sanno solo essere maschi e donne che non rinunciano alla femminilità. Spero che il lettore intenda tutto ciò attraverso i guai di un chirurgo che, quando lascia bisturi e camice, incappa in certa sporcizia e cerca di pulire. A modo suo, sporcandosi anch’egli, lasciando qualcosa e ricevendo molto in cambio: non sempre cose piacevoli.
Leggi il mio libro perché…
…ti riconoscerai in uno o più personaggi. Penserai che i guai di Mario potrebbero franare addosso a te: come reagiresti? Ti metterai a frignare o chiederai aiuto, e a chi? Un amico fidato, la forze dell’ordine o un delinquente prezzolato? Oppure ti aggrapperai al “quasi” , al fattore imprevedibile che ribalta l’equazione e ti spoglia dei panni di persona comune? Mario cede alla “fame”, al lato oscuro, una sorta di istinto che in passato lo ha dominato perché lasciato libero: oggi lo tiene al guinzaglio e allenta la resa solo quando è necessario.
Progetti futuri?
Arrivano altre storie del chirurgo genovese, ma questo è il presente. Il futuro, vedremo se prossimo, regalerà alle stampe la vicenda da cui tutto ha avuto origine, il romanzo in cui si è palesato “Il senso di Mario per i guai”: la ragazza per cui divenne amico intimo dell’alcool, la morte della compagna, l’inizio dell’amicizia con giornalista e commissario di Milano, l’inseparabile Jorge. Una vicenda nera tra bellezza, città di mare e della moda, le isole greche.
Il senso di Mario per i guai merita 4 stelle su 5.