IL QUARTO GIORNO TORNÒ A SPLENDERE IL SOLE SU UN MARE PIATTO E CALMO. DELL’ISOLA DI HATRIA, DELLA SUA MAGNIFICA CITTÀ E DEI SUOI ABITANTI, NON ERA RIMASTA TRACCIA.
[DA UN FRAMMENTO ATTRIBUITO A PLINIO IL VECCHIO]
Il brillante Niky Marcelli torna in libreria con I Misteri di Hatria, secondo volume del ciclo della Contessa Rossa. In questa nuova avventura Sara, la Contessa Rossa, e la sua amica Anna – detta Care – si troveranno alle prese con un antico mistero sepolto nelle profondità del mare Adriatico: la mitica città di Hatria “dai tetti d’oro”, sorta mille anni prima di Roma e sprofondata negli abissi come una mediterranea Atlantide.
Per aiutare la figlia dell’archeologo che si era messo alla ricerca di Hatria, morto in mare durante le ricerche, Sara e Care affronteranno dunque una nuova serie di pericoli, questa volta tra le onde e gli abissi dell’Adriatico. Oltre alle naturali insidie del mare si aggiungeranno anche le mire di Dragan Markovic, pericoloso gangster croato interessato a mettere le mani sul tesoro sommerso.
Ancora una volta l’autore ci delizia con un’avventura tutta italiana, o quasi, che si snoda tra differenti località che si affacciano sull’Adriatico tra la Croazia e l’Italia, tutte arricchite con minuziose descrizioni di luoghi e centri d’interesse. A fare la differenza, tuttavia, è il motivo che spinge Sara a imbarcarsi in una nuova avventura, che in tal caso non la riguarda in senso stretto. Se in precedenza aveva svelato (e affrontato) un mistero legato alla scomparsa di sua nonna, ora è semplicemente il suo cuore d’oro – più dorato dei tetti di Hatria, oserei dire – a farla immergere verso ignote profondità, per non rendere vano il sacrificio di un uomo. Per onorare la sua memoria e garantire a lui e alla figlia il meritato rispetto per l’impresa compiuta. Non è un tesoro che la Contessa Rossa va cercando, bensì la verità, pura e semplice.
I MISTERI DI HATRIA È, IN CONCLUSIONE, UN’OTTIMA CONTINUAZIONE DELLA SAGA DELLA CONTESSA ROSSA, CHE CON LA SUA COMBINAZIONE DI FASCINO, ELEGANZA ED ONESTÀ NON SMETTERÀ DI INCANTARCI TROPPO PRESTO.
Come nasce il tuo nuovo romanzo?
Nasce dal successo ottenuto da La Contessa Rossa, il primo
romanzo della saga omonima, di cui I Misteri di Hatria fa parte e che, nelle intenzioni, dovrebbe essere una quadrilogia. Avevo voglia di far vivere una nuova avventura a Sara e Care, le mie eroine: la giovane contessa e la giornalista che, quasi per caso, si trovano sempre coinvolte in situazioni da cardiopalma. Questa volta, alla ricerca di una città perduta negli abissi del mare Adriatico, dovranno vedersela con un sommergibile in mano ad una banda di criminali.
Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?
Non ho mai preteso di essere uno scrittore che lancia messaggi, io scrivo romanzi d’avventura, thriller, magari con qualche “iniezione” di commedia. Quello che voglio trasmettere ai lettori è il piacere di leggerlo, sperando che si divertano quanto mi sono divertito io a scriverlo.
Leggi il mio libro perché…
Questa è sempre la domanda imbarazzante alla quale mi viene spontaneo rispondere “perché tengo famiglia”. Leggi il mio libro perché, dopo che ho impiegato due anni di fatica e varie risme di carta, mi piacerebbe avere un tuo parere. Leggilo e dimmi se è veramente bello come sostiene chi lo ha già letto o se stavolta ho scritto una boiata.
Poi fammelo sapere, contattandomi sul mio sito internet www.nikymarcelli.com
Non si vince nulla, a parte la mia imperitura riconoscenza per averlo comprato e una dedica sul libro, nel caso ti sia piaciuto.
Progetti futuri?
Sto facendo riposare dieci minuti le protagoniste de La Contessa Rossa, di cui sto comunque elaborando la terza avventura, e nel frattempo sto terminando un romanzo satirico – almeno nelle intenzioni – e nel frattempo ho iniziato a scrivere il primo di una serie di gialli con protagonista un nuovo personaggio: la Lince, un’ex poliziotta un po’ borderline che è comparsa in anteprima in un mio racconto uscito verso metà agosto sul settimanale DiTutto.
I misteri di Hatria di Niky Marcelli merita 5 stelle su 5