“Credevo dunque di aver visto tutto nella mia vita. Ma ad una cosa del genere, no… non ero preparato. Nessuno lo è. Tutto questo per dirvi che chi compie un atto del genere, non è più un uomo, ma un mostro, il diavolo in persona.”
Non esistono altre parole per definire gli esseri che hanno scelto di terrorizzare Roma in piena estate con una serie di atroci delitti. François Morlupi non si risparmia in dettagli crudi nella narrazione del suo Formule Mortali, edizioni Croce, dove una serie di delitti rituali orchestrata da una rete di fanatici a scopo religioso sconvolge dapprima Roma e in seguito una località in Corsica. Spetterà alla squadra investigativa del commissario Ansaldi il compito di scovare e fermare questi squilibrati prima che facciano altre vittime. Vittime scelte per caso, ma accomunate dalla loro dedizione alla scienza che inevitabilmente comporta l’allontanamento da Dio… una scelta che spinge l’uomo fin dall’alba dei tempi a punire in modo atroce tale “infedeltà”.
Il tema della secolare diatriba da fede e progresso è evidente nel romanzo, ma non centrale. L’autore preferisce piuttosto soffermarsi su ogni protagonista della vicenda, ovvero gli agenti incaricati di chiudere il caso: dal commissario Ansaldi, integerrimo ma pessimista poliziotto affetto da acciacchi tipici dell’età, al vice-ispettore Eugenie Loy, che rifiuta ogni contatto umano al di fuori del lavoro.
Di fronte all’orrore su cui indagheranno tra queste pagine, non potranno fare a meno di guardare dentro se stessi cercando qualcosa di buono che possa frenare l’istinto di compiere una spietata giustizia sugli assassini.
Una trama che riesce a coinvolgere, con un passaggio di ambientazione tutt’altro che fuori luogo: la Corsica, terra che di rado si ammira tra le pagine di un libro nell’ultimo periodo. Il tutto condito da una varietà di personaggi ben caratterizzati e che conquistano con i loro pregi e difetti. Con questo primo episodio, l’autore ci promette dunque una saga con molte carte in regola per guadagnarsi il suo degno posto tra i thriller italiani degli ultimi anni.
Come nasce quest’opera letteraria?
Fondamentalmente sono stati tre i motivi che mi hanno spinto a scrivere…Il primo, forse il più importante, era la volontà di evadere dalla quotidianità che mi stava attanagliando a lavoro dove le cose non andavano benissimo. Ho tentato dunque di rifugiarmi in un mondo nuovo, dove io ero il protagonista e nessuno mi schiacciava con il suo peso. Dove potevo essere me stesso, senza conseguenze particolari.
Poi leggere una quantità industriale di libri l’anno ha fatto sì che nel mio cervello, qualcosa venisse seminato ogni giorno. Il tutto ha germogliato in un determinato periodo, ma probabilmente bolliva da parecchio! Lo stress da lavoro non ha fatto altro che accelerare un processo inevitabile.
The last but not the least, è che spesso rimango deluso da alcuni romanzi. Mi sento quasi tradito quando compro un libro pubblicizzato che poi non mi soddisfa. Invece di criticare soltanto, ho voluto mettermi alla prova, agire. E ho partorito Formule Mortali.
Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?
Formule Mortali non possiede la presunzione di veicolare messaggi particolari. Una cosa tengo però a dirla: nel mio libro, non invento spesso, la maggior parte delle volte racconto aneddoti di vita vissuta, esperienze…ogni protagonista del commissariato possiede un pezzo della mia personalità e alcune mie passioni. Per fortuna però non tutti i loro problemi, ansie e paturnie mi appartengono, vi tranquillizzo! Se così fosse, sarei da rinchiudere!
Leggi il mio libro perché…
Se ti piacciono dei gialli dove non c’è soltanto una inchiesta, ma quest’ultima è anche una scusa per poter raccontare e descrivere altro ed abbracciare diverse tematiche…come i problemi della capitale d’Italia, i protagonisti con le loro ansie, la quotidianità degli abitanti, il deep web e una regione straniera come la Corsica…allora questo è il libro che fa per te! Un giallo “sociale”, moderno e adrenalinico.
Progetti futuri?
Visto il piccolo successo ottenuto nelle vendite(siamo alla seconda ristampa) e le ottime critiche raccolte per Formule Mortali, ho già scritto il secondo. Il terzo è in fase di costruzione. Il commissario Ansaldi continuerà a vivere finché avrò la passione di scrivere e finché i lettori ne saranno entusiasti….poi si vedrà!
Il libro merita 4 stelle su 5.