Roma, presso l’atelier del Maestro Pier Augusto Breccia, il 31 Marzo sarà presentato “La Vita” romanzo narrativo scritto da Giovanna Breccia psicologa, psicoterapeuta e scrittrice. La storia svela con crudo realismo l’infelicità di un uomo, il suo modo di stare al mondo, il suo scivolare inesorabile verso abissi sempre più scuri, la sua fragile psiche alternante fra due opposti giochi di ruolo: a volte vittima innocente, a volte carnefice impunito.
In una sola giornata, raccontata dal mattino alla notte, l’individuo ripercorre tutta la sua realtà, prigioniero delle sue sofferenze e isolato nel pensiero della morte.
«Ma tuttavia la vita non la determiniamo noi – come cita l’autrice – essa ci riserva sempre un futuro inopinabile aldilà di ogni nostra previsione creata sulla base dell’esperienza passata. Nessuno conosce a fondo la sua anima e non può in alcun modo presagire quale sarà la risposta alle avventure a cui essa inevitabilmente e all’ improvviso ci sottoporrà. La vita con il suo mistero è la vera unica protagonista di questo racconto, come del resto in tutte le vicende umane. Nessuno possiede la verità, nessuno ha ragione e ognuno ha le sue ragioni spesso cristallizzate in immutabili certezze».
«L’essere umano ha una miniera inesauribile di opportunità, di diverse letture dei medesimi avvenimenti: la visione delle cose dipende dal nostro modo di pensare e l’esistenza, eterno divenire, continua a proporsi al nostro libero arbitrio con il suo ventaglio di possibilità e a noi fino alla fine tocca scegliere».
Il romanzo in ordine cronologico è l’ultimo prodotto dalla professoressa Giovanna Breccia che ama definirsi “psico scrittrice” dal momento che da sempre unisce la sua attività professionale di psicoterapeuta alla sua vocazione artistica: le due attività, condotte da sempre in parallelo, caratterizzano in modo inequivocabile ogni suo scritto. Lei dice sempre di essere un’autrice proprio perché è un analista e viceversa un ‘analista’ proprio perché’ è un’autrice.
Nella sua lunga carriera le opere e le collaborazioni di Giovanna Breccia sono state molteplici: ha scritto un saggio sul “De Fato” di Cicerone, edizioni Ateneo e svariati saggi sul tema “libertà-predestinazione”, sempre per le edizioni Ateneo.
A seguire libri di narrativa: “Frammenti inquieti dell’Io” (1992, Borla), seconda edizione della stessa opera per Città del Sole (2015), “Un uomo normale – variazioni su tema” (Teseo editore, 2003). Collaboratrice di Luca Canali a “Ciascuno soffre la sua ombra” Bompiani (2003), “Il Destino”, 2017 e “Angeli Caduti”, 2018, per l’Editrice Italia Semplice. L’ opera in copertina è un omaggio all’ artista Pier Augusto Breccia che si intitola “Uscita dal Mondo“. Francesca Palumbo
L’ opera in copertina