“Forse ciò che il Padre e gli altri dicevano su di lei era vero. Tuttavia, su una cosa si sbagliavano. Non erano i trascorsi dei progenitori, il patrimonio genetico, o il lascito tardivo di un’epoca perduta, a rendere Kendra speciale.”
Vittorio Piccirillo riprende l’avventura di Kendra tra le pagine di Galassie Perdute – Libro Secondo – Coscienza,edito da Tabula Fati. Braccata senza sosta dai pirati e costretta a rifugiarsi negli angoli più malfamati del cosmo, la giovane viene infine soccorsa dal gruppo di avventurieri guidato da Ford. Questi la conduce dal Padre, misterioso individuo che ripone tutte le sue speranze in Kendra e spiega la natura delle sue visioni, conseguenza di un potere di cui è dotata superando la sua comprensione. Tale potere potrebbe aiutare il Padre a ritrovare le Galassie, antiche astronavi in grado di riportare l’umanità agli antichi fasti. “Per essere completi. Per riportare l’umanità dal buio alla luce”.
Per Kendra è giunto dunque il momento di scegliere da che parte stare, per un bene superiore oltre ogni sua immaginazione, percorrendo nuove rotte tra le stelle ricolme di insidie.
L’autore ci conquista ancora una volta con questo nuovo volume, tra personaggi ben caratterizzati e una descrizione minuziosa di ambienti e tecnologie tra le più disparate… elementi essenziali in un libro di fantascienza che si rivelano talvolta ostacoli ardui da superare.
Il messaggio di fondo, pur essendo familiare agli occhi di un lettore, si rivela ancora efficace nella sua forza: tra queste pagine vediamo una razza umana in declino, allo sbando, immersa fino al collo “nel buio”, parafrasando i discorsi del Padre… eppure è ancora giusto fare qualcosa di buono per loro.
Sarà sempre giusto battersi per garantire a un popolo un futuro più luminoso.
Come nasce quest’opera letteraria?
“Galassie Perdute – Libro secondo: Coscienza” riprende l’arco narrativo introdotto con il precedente “Galassie Perdute – Libro Primo: Innocenza” e lo porta a compimento. Le vicende si sviluppano fino a condurre Kendra, la giovane protagonista di entrambi i romanzi, all’inevitabile resa dei conti con i suoi diversi antagonisti, nella speranza di rispondere alle domande che la assillano da sempre, solo per scoprire che da alcune risposte non possono che nascere nuove domande.
Quale messaggio vuoi trasmettere a tutti coloro che si ritroveranno tra le mani questo libro?
Il tema dominante di entrambi i romanzi è il libero arbitrio, con tutte le responsabilità che ne derivano. La giovane Kendra ha perso tutto e deve ricostruire la sua esistenza da zero, basandosi unicamente sulle azioni che compie. Così facendo impara, spesso pagando la lezione a caro prezzo, che ogni scelta ha delle conseguenze, non soltanto per lei, ma anche e soprattutto per coloro che la circondano.
Cosa pensi dell’editoria d’oggi?
È una realtà estremamente competitiva, dove conquistarsi uno spazio è difficile, mentre perderlo è facilissimo. Non bisogna avere fretta di “arrivare”. Al contrario, è necessario impegnarsi con umiltà e perseveranza, affidandosi a professionisti che siano in grado di dare il giusto valore alle proprie opere e di trovare per esse una collocazione appropriata nel vasto e complesso panorama editoriale.
Leggi il mio libro perché…
Perché si tratta di un romanzo di fantascienza, e nessun altro genere letterario è in grado di unire in maniera così efficace il divertimento e la riflessione. Pur trattandosi di narrativa di evasione, ricca di avventure e colpi di scena, le vicende che racconta non sono poi così diverse dalle nostre. Riconoscerci nella protagonista e negli altri personaggi, comprendere le decisioni che prendono e le motivazioni che li guidano, può essere utile anche a noi, dandoci qualche indicazione su come comportarci nelle nostre vite.
Di sicuro promuovere quest’ultimo romanzo con tutti i mezzi e tramite tutti i canali che posso sfruttare grazie al tuo insostituibile lavoro. Poi certamente continuare a leggere, il più possibile, del mio genere preferito, la fantascienza, e non solo. Infine, per quanto ne sarò capace, andare avanti a scrivere: non mancano le idee e nemmeno le opportunità. Sto coltivando alcuni progetti, e non appena qualcuno darà i propri frutti, naturalmente sarai la prima a saperlo. Emanuela Maria Maritato
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