Autore del romanzo “Il sangue dei liberi” edito da IDEA Immagina Di Essere Altro. In uscita il 2 aprile 2020.
Ciao Tommaso, benvenuto su Paeseroma. Raccontaci chi sei, come ti sei avvicinato alla scrittura e quali autori ti hanno ispirato maggiormente.
Un saluto a voi e grazie per l’opportunità di questa intervista. Sono Tommaso, appunto, originario di Siena ma al momento vivo ad Anghiari un piccolo borgo medievale in provincia di Arezzo nell’alta Toscana. E oltre alla scrittura, lavoro in una piccola e giovane ditta che opera nel giardinaggio e architettura del paesaggio.Alla scrittura mi sono avvicinato da piccolo, alle scuole elementari. Mi è sempre piaciuto raccontare e inventare storie e lo scriverle mi ha sempre divertito ed entusiasmato, anche in quelli che potevano sembrare noiosi temi in classe. Poi sono diventato grande, ma questa passione non si è mai spenta, e nel 2015 ho deciso di farla diventare qualcosa di più di una semplice passione e ho iniziato a pensare alla mia prima trilogia. Gli autori che mi hanno maggiormente ispirato sono sicuramente: JK Rowling con il suo Harry Potter, Terry Brooks e naturalmente Tolkien. Autori che hanno accompagnato la mia infanzia con le loro meravigliose storie e che hanno contribuito attivamente nel farmi letteralmente innamorare al genere fantasy in tutte le sue forme.
Il tuo libro “Il sangue dei liberi” è un fantasy storico. Come nasce quest’opera e perché ha questa definizione?
Quest’opera nasce dal desiderio di raccontare e far conoscere la storia del popolo libero d’Irlanda e le sue leggende. Una nazione oppressa e dilaniata da secoli di invasioni e carestie, ma che nella storia ha sempre lottato per la sua libertà. Da questo nasce la parola “sangue”nel titolo: il romanzo è ambientato durante l’invasione anglonormanna del 1199 e il sangue rappresenta quello versato dai popoli liberi d’Irlanda nella costante lotta per la libertà. La fantasia derivante dalle leggende si mischia con la storia facendo nascere il “fantasy storico”, in pratica un’ucronia.
Come mai hai scelto di ambientarlo in Irlanda?
Questa è una storia un po’ particolare. Particolare perché non ricordo esattamente quando mi sono innamorato dell’Irlanda. Forse avrò avuto 13 o 14 anni, fatto sta che ho iniziato a nutrire un’innata passione per le sue leggende, la musica, il folklore del suo popolo, a sognare di poter vedere quel cielo d’Irlanda che “ti copre di verde e ti annega di blu” ( come nella canzone di Fiorella Mannoia ) e ammirare in silenzio l’oceano dall’alto delle sue scogliere. Tutto questo senza aver mai visto e potuto respirare l’atmosfera di quei luoghi, era solo nella mia testa, nei miei sogni. Poi alla fine quel giorno è arrivato, dopo tanto tempo, nel 2015, sono riuscito a vedere l’isola di Smeraldo. E come avevo sognato, l’Irlanda non ha deluso le mie aspettative. Ho respirato la sua atmosfera nei pub e nelle strade, sentito la sua musica, ascoltato i racconti delle sue leggende dalla gente, mi sono immerso in quel verde e ammirato il blu intenso dell’oceano dall’alto di una scogliera. Tornato da quel viaggio la mia mente e i miei occhi erano pieni di emozioni e ho iniziato a scrivere la mia trilogia ambientandola nel luogo. Partendo da Sligo, un piccolo villaggio davanti all’oceano nella costa ovest, il luogo che ha consolidato ancora di più il mio amore per l’Irlanda.
“Il sangue dei liberi” è una trilogia, cosa dobbiamo aspettarci da questa storia e dai suoi sviluppi? È nata già pensando a questa struttura oppure ogni volume è indipendente?
Quello che il lettore deve aspettarsi da questa storia è sicuramente il continuo del viaggio. Non mancheranno i colpi di scena, le vicende dei protagonisti si intrecceranno ancora di più in profondità e si scoprirà che le minacce delle forze del male descritte ne “Il sangue dei liberi” rappresentano solo la punta dell’iceberg. Per quanto riguarda invece la struttura della storia è iniziata già pensando a una trilogia, quindi si svilupperà passo passo all’interno dei tre volumi. Questo perché fin da subito ho capito di avere troppe cose da raccontare per poter concentrare tutto in un solo libro.
Quanto lavoro ti ha richiesto la stesura di questo libro e qual è il momento più creativo della tua giornata?
Per la stesura di questo libro mi ci è voluto più di un anno. Considerando però che tanto tempo l’ho speso all’inizio, non solo per pianificare il primo volume, ma per fissare bene nella mia mente l’intera idea della trilogia completa.Il momento più creativo della mia giornata è sicuramente la mattina, a mente libera, prima di andare al lavoro. Mi alzo, faccio colazione, due passi per svegliarmi e quando metto le mani sulla tastiera riesco veramente a essere produttivo.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo libro, quali sceglieresti?
Direi: Leggendario (inteso come pieno di leggende), introspettivo e verdeggiante.
Quali progetti hai per il futuro?
Nel mio futuro sicuramente voglio continuare a scrivere. E, se sarà possibile, continuare a crescere e migliorare come scrittore grazie al prezioso supporto e aiuto della mia casa editrice: IDEA Immagina di Essere Altro. Ho veramente tante idee in testa per nuove storie. Tra le quali non escludo anche una sorta di proseguo delle vicende raccontate in questa trilogia.
Che consiglio daresti a chi ha intenzione di iniziare a scrivere?
A livello pratico consiglio sicuramente di pianificare con attenzione capitolo per capitolo la storia che si vuole raccontare. Un’abitudine che per me è diventata imprescindibile nel processo di sviluppo della storia e mi aiuta nello scongiurare il famigerato “blocco dello scrittore”. Anche se si può pensare che questo porti via tanto tempo all’inizio, posso assicurare che tutto ritorna indietro durante la stesura. A livello generale invece posso consigliare di pensare bene prima di intraprendere questa avventura e di capire se si è in grado di mantenere la costanza nel lungo periodo. Scrivere un libro porta a grandi soddisfazioni ma, perlomeno per me, ha comporta anche tanti sacrifici e battaglie interiori per riuscire, alla fine, ad arrivare in fondo con costanza e determinazione.