Ciao Tania, benvenuta su PaeseRoma.
Il 25 maggio 2020 uscirà il tuo libro “Apparenze”, già ordinabile tramite il sito www.immaginadiesserealtro.it
Raccontaci chi sei, come ti sei avvicinata alla scrittura e quali autori ti hanno ispirata maggiormente.
Ciao a tutti! Sono una mamma di 32 anni che attualmente non lavora, ma che si è specializzata in diversi campi (editoria, ristorazione, commercio). Sono un’accanita lettrice che ha avuto la fortuna di lavorare per 6 anni come libraia, un ambiente che mi ha insegnato tanto sull’editoria. Ho iniziato a scrivere da adolescente, ispirata dalle storie di Stephen King, Richard Matheson e tanti altri.
Il tuo libro “Apparenze” è un distopico. Come nasce quest’opera e perché ha questa definizione?
Il libro è nato durante la calda estate del 2011, periodo in cui ho iniziato a interrogarmi sul futuro del pianeta e sulle nostre responsabilità a riguardo; ed essendo un distopico, evidentemente non ne ho una visione positiva.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa storia e dai suoi sviluppi? E’ previsto un seguito?
Il lettore dovrà aspettarsi una lettura attiva, una lettura che lo spronerà a decidere, senza condizionamenti, cosa è giusto o sbagliato; si troverà a riflettere sugli argomenti sopra citati, senza scontrarsi con discorsi filosofico politici, piuttosto giudicando i fatti. Sì, ci sarà un secondo volume.
Quanto lavoro ti ha richiesto la stesura di questo libro e qual è il momento più creativo della tua giornata?
Questo libro è cresciuto insieme a me e ha richiesto 9 anni di lavoro, tra revisioni e varie avventure. Devo dire però che credo dovesse aspettare solo il suo momento, che è finalmente arrivato… sono creativa a qualsiasi ora, ma preferisco scrivere di notte.
Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire il tuo libro, quali sceglieresti?
Inquietante, intricato, impegnato.
Quali progetti hai per il futuro?
Ho tantissimi progetti letterari e tante altre storie da raccontare.
Che consiglio daresti a chi ha intenzione di iniziare a scrivere?
Di studiare il mondo dell’editoria sotto tutti i suoi aspetti, di studiare come si scrive una storia, perché un’ottima idea senza la tecnica, non arriva da nessuna parte e di non abbattersi di fronte alle difficoltà che questo percorso di crescita vi presenta davanti. Aggiungo, infine, di confrontarsi con professionisti del settore.
Grazie Tania per aver risposto alle nostre domande e in bocca al lupo per la tua pubblicazione.
Arianna Calandra