Per viaggiare con la mente e vivere emozioni forti bisogna concedersi la lettura di “Holidays” di Kraus Folner, edito da Castelvecchi. Un autore che si definisce “europeo”, mostrando subito una mente aperta, priva di confini geografici e preconcetti. Tra le sue passioni si annoverano sia la fotografia che la tecnologia, entrambe presenti in questo thriller, che risulta influenzato sia dall’attenzione al dettaglio di chi sa catturare immagini professionali che dalla perizia informatica avanguardistica. Descrive infatti Folner meticolosamente i paesaggi e lo stile di vita dei contesti dove ambienta l’intreccio, svelando così di aver visitato e vissuto a più latitudini carpendo l’essenza e i segreti dei luoghi; in questo caso: Cina, Africa, Italia, isole Baleari e Mediterranee e Olanda, Montecarlo e Dubai. Sono, per lo più queste le mete di vacanza che erano state scelte dai protagonisti prima che le loro vacanze fossero interrotte da un omicidio inspiegabile in pieno agosto, che ne sconvolgesse i piani costringendoli a tornare alla base per analizzare le circostanze e fare luce sulla verità. “La notizia li sconvolse: perché mai la sorella di Luca sarebbe stata trovata morta a Dubai; ma perché non era lei? Ma chi era la morta? E dove era finita Silvia? Luca stava raccogliendo informazioni dalla rete, speravano presto di avere buone notizie”. Ma non era l’unica vicenda sospetta che si era consumata in quell’estate; a Montecarlo, era stata interrotta dall’avvento della polizia una festa alla quale avevano preso parte Thomas – operativo della squadra investigativa – e sua moglie Isabella per la morte di presunta overdose di Laura, sorella dell’organizzatrice mondana. Omicidi avvolti dal mistero come quello della squillo sadomaso “Miss Lea mistress”, una dominatrice del dark web dalla doppia identità, che amava sottomettere le personalità più remissive come quella di Neil Yang Kao, un contabile di una promettente azienda tessile di Pechino, dalla vita grigia e monotona, il cui unico svago era accendere la sua vpn (rete di telecomunicazioni privata) per incontrare a pagamento questa donna in maschera e farsi torturare tramite una serie di sensori virtuali. Tante trame apparentemente disgiunte che andranno convergere in un’unica direzione, rintracciando un unico vero colpevole: la Repubblica Popolare Cinese e il suo progetto di “rieducazione”. Coinvolti in questa indagine anche gli Stati Uniti che in una “operazione sinergica di intelligence internazionale” riusciranno a scoperchiare il vaso di Pandora cinese, con enormi rischi per la loro incolumità. “Pine gap è una base americana top secret nei pressi di Alice Springs, ritenuta una delle più grandi basi terrestri di Echelon (Sistema mondiale di intercettazione delle comunicazioni pubbliche e private) finanziata dal governo degli Stati Uniti. Questa misteriosa base impiega più di mille persone, principalmente della Central Intelligence Agency e del National Reconnaissance Office, ed è la principale stazione di terra per reti satellitari, telefoniche, radio, trasmissioni dati e altre comunicazioni del pianeta”.
Casa Editrice: Castelvecchi
Collana: Tasti
Genere: Thriller
Pagine: 119
Prezzo: 14,50 €