Non è semplice racchiudere in un genere l’opera di Viviana Guarini “Siamo stati anche felici”, e forse non è neanche necessario. Che lo si definisca un racconto, un diario esistenziale o un saggio, non cambia il valore di un testo che arriva in un momento davvero opportuno, quando c’è smarrimento e dolore, quando la paura del futuro si mescola al disagio del presente, e tutto ciò che si ha è il conforto di un passato in cui era normale abbracciarsi, in cui era normale essere liberi. In questi tempi difficili, l’opera dell’autrice ci ricorda che tutto scorre, nel bene e nel male, e che l’essere umano ha dentro di sé una forza inesauribile, anche se non ne è pienamente cosciente. Ci pensa Viviana Guarini a renderci consapevoli del coraggio che abbiamo dentro, che ci spinge a rialzarci anche quando ci sembra di non avere più energie vitali, che ci aiuta ad affrontare i momenti più oscuri del nostro cammino esistenziale. I personaggi presenti nell’opera sono due entità tanto astratte quanto presenti in ogni nostro respiro: la mente e l’anima, che intrattengono un dialogo serrato in cui espongono i loro punti di vista sulla vita, la morte, l’amore, l’odio, la felicità e il dolore. L’anima assume il ruolo di guida per la mente: la consola e la sprona, e le ricorda che la guarigione può avvenire solo quando si decide di essere sinceri con noi stessi, quando si accettano anche la sofferenza e la perdita, lasciando che essi diventino nostri maestri e non nostri nemici. L’anima ci racconta dell’arte di avere cura della nostra fragilità, che non deve essere vista come una caratteristica negativa ma come un’opportunità per mostrarci finalmente autentici. Ci invita a essere più indulgenti con noi stessi e con la vita, perché niente è scritto sulla pietra, e tutti abbiamo la possibilità di modificare il nostro destino – «Si può sempre cambiare strada, inseguire la felicità, scegliere il nostro tempo, imparando ad avere rispetto prima di tutto verso noi stessi». L’anima scrive anche una toccante lettera a sé stessa, in cui si ripete che ciò che conta è imparare a volersi bene e a darsi tregua, perché non si impara a vivere dall’oggi al domani; è un processo lungo e faticoso. “Siamo stati anche felici” è un’opera che tenta di illuminare la nostra strada; dobbiamo però essere noi a decidere di intraprendere il cammino, con coraggio e speranza.
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 100
Prezzo: 10,00 €