L’autore ci regala in questo volume dodici storie brevi, dodici episodi da brivido che spaziano tra l’horror, il thriller e il fantastico. Incubi, per definirli tutti insieme sotto un’unica parola. Un susseguirsi di eventi soprannaturali e drammatici che, seppur slegati l’uno dall’altro nei contesti, sfociano tutti in un’esplosione di puro orrore. Leggendo queste storie si farà presto ad accostare il nome di Spallone a quello del grande Stephen King, data la “potenza” dell’incubo che l’autore riesce a esprimere tra le righe, storia dopo storia. Pagine scorrevoli ma cariche di dettagli cruenti, che coinvolgono il lettore in un viaggio inquietante dall’inizio alla fine insieme ai numerosi personaggi protagonisti di queste scene, a volte vittime, a volte autori, di fantasiosi orrori. In definitiva, Eterno Autunno si rivela un titolo promettente che rimarrà impresso nella mente dei suoi lettori come un film.
Il libro merita 5 stelle su 5.
Come nasce questo libro?
In realtà scrivere mi è sempre piaciuto. Avevo già pubblicato qualcosina in giro, ma non so perché, non avevo mai tanto preso in considerazione l’idea di creare un libro tutto mio. Poi i racconti che scrivevo per semplice diletto hanno cominciato ad accumularsi e così sono arrivato alla fine. Possiamo forse dire che è stata una naturale evoluzione del processo creativo in atto, anzi – meglio ancora – l’ovvia conclusione. Però, se vogliamo parlare in termini più pratici, un libro di dodici racconti ha ovviamente dodici inizi diversi e dodici conclusioni altrettanto diverse. Probabilmente ciascuno di questi racconti nasce da un momento della mia vita, da un ricordo o da un timore. Alcuni sono stati riscoperti dopo anni, e rinnovati. Altri sono stati scritti di getto. In ultima analisi penso che si raccontino dodici storie in Eterno Autunno, perché ne possa emergere solo una. La mia.
Quale messaggio vuoi trasmettere?
La risposta a questa domanda potrebbe essere a sua volta un libro! Innanzitutto non sono uno che crede molto nei messaggi. Sono relativamente scettico rispetto alla possibilità di veicolare insegnamenti, valori, sentimenti o quello che sia attraverso un libro. D’altro canto mi rendo conto che ogni narrazione, per essere degna di nota, ha necessità di evidenziare il proprio punto di vista sulla realtà. Forse anche di trattare un tema che sia familiare o quantomeno comprensibile per il pubblico. Inoltre, a questo proposito, vorrei che il lettore riuscisse a ricavarne qualcosa in maniera autonoma, nell’ottica di un ipotetico dialogo con lo scrittore. Poi nel caso specifico di Eterno Autunno non dimentichiamoci che si tratta di dodici racconti, quindi potenzialmente dodici messaggi. A questo punto la cosa più semplice da dire è che attraverso le lenti dell’orrore e del fantastico mi sono divertito a stimolare il lettore su alcuni temi scabrosi come l’abbandono, la solitudine, la morte…
Leggi il mio libro perché…
Perché è un bel libro. È un libro pensato per intrattenere, turbare e spaventare. È un libro che mira a mettere in dubbio le certezze che ciascuno ha. Allo stesso tempo non è un horror canonico e per questa ragione ritengo che sia adatto a tutti, tanto ai cultori del genere, quanto ai neofiti o ai semplici curiosi.
Progetti futuri?
Ho da poco tempo completato la sceneggiatura di un fumetto. Un mio amico – disegnatore professionista – è già all’opera con gli studi dei personaggi e gli schizzi degli ambienti. A breve cominceremo la ricerca di un editore, e se tutto va bene anche il 2022 porterà qualche interessante novità.
Conclusioni …
Scrivere un libro è come partire per un viaggio senza conoscere la destinazione finale. I libri sono passaporti che ci permettono di viaggiare con la fantasia, oppure ponti che ci uniscono alle altre persone ma anche chiavi che aprono le porte della realtà. Sono contento di aver contribuito a tutto questo, seppur in maniera minima. Il mio più grande obiettivo è insinuare dubbi, evocare emozioni e suscitare riflessioni nel lettore.
Maura Capuano